Roma, la sua provincia e la Regione hanno bisogno di un nuovo assetto organizzativo e istituzionale sullesempio delle altre grandi città o delle altre capitali europee. Il dibattito è aperto, ma sono convinto che, tra tante proposte, il modello migliore sia quello di costituire un nuovo soggetto di governo, larea metropolitana di Roma Capitale, unificando le amministrazioni del comune di Roma e della sua provincia. Questo in termini pratici vuol dire sopprimere lente Provincia di Roma. La nostra proposta, contenuta in un testo di legge costituzionale, ha per scopo quello di semplificare e razionalizzare il governo di unarea assai vasta, in cui, tra laltro, le vecchie circoscrizioni comunali verrebbero ridotte a 9 e trasformate in piccoli comuni. Per quanto riguarda, invece, i comuni compresi nellarea metropolitana (ad esempio Civitavecchia e Fiumicino) manterrebbero il regime proprio dei comuni, ma allinterno di un ente autonomo, dotato di proprio statuto. Quanto alla delimitazione territoriale essa coinciderà con quella attuale della provincia di Roma. Ci sarà un consiglio unico e un sindaco metropolitano ma, per evitare che lente più forte fagociti quelli più piccoli e quindi per superare la diffidenza soprattutto dei comuni diversi dal capoluogo, è prevista unassemblea dei sindaci dellarea metropolitana con compiti consultivi sugli atti fondamentali ed espressamente indicati nello Statuto. Per quanto riguarda le funzioni, oltre a quelle proprie della Provincia di Roma, spetteranno allarea metropolitana di Roma Capitale le funzioni in materia di pianificazione territoriale strategica, realizzazione e la gestione di grandi infrastrutture, dei servizi di trasporto a livello metropolitano, dei servizi pubblici a rete, la pianificazione commerciale della grande distribuzione, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali. È chiaro che listituzione dellarea metropolitana di Roma Capitale verrebbe a porre dei problemi rispetto alla sopravvivenza della Regione Lazio, privata del suo polmone finanziario e produttivo.
Per evitare il rischio di uno squilibrio tra larea metropolitana di Roma capitale e la Regione, in termini di patrimonio, risorse, personale, popolazione e funzioni svolte, riteniamo che la soluzione migliore sia lestensione alla Regione Lazio di condizioni particolari di autonomia secondo quanto previsto dallarticolo 116 della nostra Costituzione. Questo vuol dire una regione a statuto speciale.(deputato Udc)
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