RomaDopo aver «azzannato» lInter - prima sconfitta, poi sorpassata in classifica - è difficile mantenere il basso profilo e nascondersi. «Nello spogliatoio cè unaria frizzantina, poche squadre al mondo hanno fatto quello che abbiamo fatto noi», ammette Mirko Vucinic, bomber stagionale della Roma. I tifosi gli chiedono tre gol nel derby con la Lazio, lui con il sorriso risponde che ne basterebbe uno. «Se abbiamo la testa giusta, quella avuta negli ultimi mesi, possiamo farcela a tagliare il traguardo davanti a tutti», la chiosa del montenegrino, che aveva definito il primo posto una cosa «molto bellissima» con un superlativo non proprio perfetto ma che rende bene lidea.
I complimenti piovono da ogni parte e, a causa di Calciopoli, perfino i tifosi della Juve adesso tifano Roma. Pure la Snai dà i giallorossi favoriti per lo scudetto (1.90 la quota contro il 2 dellInter) mentre il titolo in Borsa è salito di sette punti percentuali. Ma la città di fede romanista preferisce tenere i piedi per terra, pensando anche al derby di domenica. E se dopo la vittoria con lInter cerano stati caroselli e festeggiamenti vari, lincredibile sorpasso ha portato un entusiasmo più contenuto.
«Un punto di vantaggio non significa avere la supremazia», avverte lattore-tifoso doc Carlo Verdone. E nonostante le dichiarazioni di SuperMirko, a Trigoria cè voglia di abbassare i toni, ora che la pressione è salita a livelli di guardia. Nessuno vuole pronunciare, soprattutto per scaramanzia, la parola scudetto. Ma la storia del campionato ha ormai preso una piega inattesa: da inseguitori a lepre del campionato, le parti si sono invertite. Ora ogni pallone giocato si farà più pesante. «È stata una rimonta incredibile, ma non abbiamo fatto ancora niente», il leit motiv nelle radio romane, che riprendono il pensiero del tecnico testaccino. «Ora dipende solo da noi», continuano a ripetere nel quartier generale giallorosso. Ma i 15 punti recuperati a Mourinho in 23 partite senza una sconfitta (solo Capello e Liedholm hanno fatto meglio) suonano come unimpresa strabiliante. «La Roma è andata oltre ogni aspettativa, pochi ritenevano che potesse essere prima a questo punto del campionato - così il presidente federale Abete -. Ranieri ha fatto un ottimo lavoro dal punto di vista tecnico e psicologico». Elogi al tecnico anche da Londra e da Carlo Ancelotti, che ha la Roma nel cuore. «Ranieri essendo romano è diverso da tutti gli altri: la società aveva bisogno di un allenatore così, che è riuscito a compattare il gruppo. È stata una rincorsa di grande qualità, ma il difficile viene ora». E lex numero 1 della Figc Carraro sottolinea come «anche Spalletti aveva preparato bene la squadra nel precampionato».
Sul blog dei tifosi della Juventus, in molti rimpiangono il tecnico romano e invitano il club a chiedergli scusa per il trattamento riservatogli a Torino. «Grande Claudio, vinci questo scudetto!», il messaggio di alcuni supporter bianconeri. Unaltra rivincita per lallenatore che ora però vuole pensare solo al derby. Dal quale passa il destino di questo imprevedibile ed entusiasmante rush finale.
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