D ue eleganti damigelle scortano, con passo felpato e a distanza di sicurezza, come si usa nel protocollo di un palazzo reale, il viaggio della regina incontrastata, lInter. Vederla scherzare il Napoli, sabato sera, divertirsi con i numeri da circo di Ibra e infilzare la difesa di Reja con labilità di Cruz, sottostimato granatiere di un attacco inutilmente appesantito dallarrivo di Suazo, è un gran bel divertimento. Per gli occhi di Moratti, cui si devono i noti sacrifici economici sul mercato, e dei suoi tifosi usciti dal cupo periodo seguito allo schiaffo di Istanbul. Non si divertono certo i suoi rivali che possono considerare concluso il macchinoso riscaldamento del motore diesel nerazzurro: appena rientreranno nel giro Vieira e Materazzi, Mancini potrà ingranare la quinta, dare gas e filar via verso il terzo scudetto consecutivo della sua carriera. Senza scossoni rispetto ai pronostici unanimi e scontati di un paio di mesi fa. La Champions resta il vero, decisivo banco di prova dellInter: in Europa misureremo leventuale salto di qualità.
Le speranze dellopposizione antiinterista sono incarnate, al momento, dalle due eleganti damigelle, Roma e Juventus. Il distacco non è granché, appena un passo indietro, tre punti. Basta una distrazione e il trio si ricompone. Totti infiocchetta, con estrema facilità, il successo di Parma, Iaquinta illude il popolo Juve fino alle battute finali. Le fatiche di coppa risultano mitigate dallaltezza degli ostacoli incontrati: nel finale tambureggiante di Firenze si disunisce la difesa juventina invece che i viola reduci da un giovedì di passione. La Roma ha più abitudine al ruolo, per la Juve dal dna metallurgico si tratta di una scoperta. Non deve puntellare la difesa, provi piuttosto a lucidare Del Piero se vuole sostenere il passo della concorrenza. Alex non brilla e il contenzioso contrattuale non lo aiuta. È invece prematuro contare sulla Fiorentina. Padoa-Schioppa li definirebbe dei «bamboccioni»: devono crescere e in fretta. Il Milan chiude la sua orribile striscia con un clamoroso colpa di coda allOlimpico. In una sola sera recupera quasi tutto: gol, geometrie, la migliore forma di Gilardino.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.