Roma, Geronzi e Cragnotti indagati per associazione a delinquere

La procura di Roma ha aperto un nuovo fascicolo di indagine per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata per Cragnotti, Geronzi e altre sei persone coinvolte nel procedimento in corso a Roma per il crack di Cirio

Roma - La procura di Roma ha aperto un nuovo fascicolo di indagine per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata per Sergio Cragnotti, Cesare Geronzi e altre sei persone coinvolte nel procedimento in corso a Roma per il crack di Cirio. L’apertura del fascicolo si basa su una serie di atti inviati a Roma dalla procura di Milano. Si tratta di uno stralcio per i reati di associazione a delinquere e truffa aggravata relativa al collocamento di bond Cirio. Lo stralcio venne disposto nei confronti di otto indagati nella vicenda Cirio, tra cui Cragnotti e Geronzi, dal pm di milano Luigi Orsi, il 5 luglio 2005 e comunicato ai colleghi romani solo lo scorso 16 aprile.

L’arrivo delle carte milanesi ha determinato il rinvio dell’udienza preliminare al 30 maggio prossimo, per dare la possibilità a tutte le difese di verificare se i casi di truffa, contemplati nel capoluogo milanese e scaturiti da una trentina di denunce di clienti contro gli istituti bancari, riguardino episodi nuovi o siano quelli già presi in considerazione dalla procura di Roma e alla base della richiesta di rinvio a giudizio. L’auspicio dei pm romani, che il 15 giugno saranno impegnati nella requisitoria e confidano in una celerità dell’udienza del gup, è che le trenta denunce "milanesi" siano già comprese tra le 18mila persone offese indicate nel procedimento capitolino. Le nuove carte sono comprensive anche di alcuni interrogatori di indagati e di una consulenza sulle truffe.

Per il 30 maggio, il gup Callari dovrà pronunciarsi sulla richiesta di incidente probatorio sollevata da alcune difese in merito all’operazione di cessione di Eurolat da Cragnotti a Tanzi.

Nel procedimento romano sono indagati da tempo anche altri familiari dell’ex patron della Lazio, l’ex presidente della Banca Popolare di Lodi, Giovanni Benevento, l’ex ad Gianpiero Fiorani, alcuni ex manager del San Paolo-Imi e dei funzionari della Banca di Roma, oltre agli stessi Geronzi e Nottola.

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