Roma

Roma, i tifosi sempre più divisi

E’ buriana continua in casa Roma, nonostante il 7 a 1 inflitto ai belgi del Gand. E, tanto per fare un paragone con un altro storico 7 a 1, va subito spiegato che, nonostante il successo, c’è più livore da parte dei tifosi oggi che subito dopo la batosta dell'Old Trafford. Perchè i guai finanziari e la fresca cessione del gioiello Aquilani hanno ulteriormente surriscaldato l’ambiente, con tifosi sull’orlo d'una crisi di nervi e la paura di tornare a vivere l’epoca della Rometta che fu. La protesta, inscenata via etere e davanti ai cancelli di Trigoria con due cartelli esposti e non rimossi («Grazie Rosella. Non avevi detto che i calciatori della romani erano incedibili? Adesso a chi tocca? Non era meglio che te ne andavi tu?» e «Curva Sud indegna, vendono Alberto e nessuno si lamenta») sta raggiungendo apici inimmaginabili un paio di mesi fa, quando si vagheggiava il passaggio di consegne ai vertici del club. La mancata cessione del sodalizio, gli annosi problemi di comunicazione, le spiegazioni non date alla piazza: si potrebbe scrivere una Treccani raccontando le peripezie degli ultimi mesi, per tacere del fatto che sono crollati perfino i baluardi più o meno storici del club, le cosiddette ciambelle di salvataggio. Su tutti Bruno Conti, emblema del secondo scudetto romanista, contestato con pizzini e scritte oscene già a Riscone di Brunico e dileggiato sui siti internet al rientro nella capitale. Romatiamo.net, per esempio, gli dedica in compartecipazione con Daniele Pradè e Rosella Sensi un home page a effetto dal titolo «Senza vergogna». L’ala destra mundial viene additata per la frase «Non abbiamo nessun dubbio su Aquilani, non è sul mercato, è il nostro futuro, rimarrà con noi ancora a lungo», mentre del presidente Rosella viene ricordata la frase «Finchè la mia famiglia resterà alla guida della società, Totti, De Rossi e Aquilani non si muoveranno da Roma»; e Pradè per aver detto: «Ho letto su qualche quotidiano che Aquilani andrà via. Sono tutte menzogne, Alberto resterà sempre con noi». Pure Tempestilli non viene risparmiato. Alla radio non sono pochi quelli che hanno regalato allusioni in merito alla sfortuna del terzino che amabilmente fu soprannominato «er cicoria». «Ci fosse stato lui a estrarre il nome dell'avversaria della Roma dall'urna di Nyon ci sarebbe capitato il Real Madrid e non il Kosice», questo il luogo comune esternato dai radioascoltatori sempre più spaccati fra prosensiani e antagonisti dell’attuale dirigenza. Finale sulle notizie di mercato che, allo stato attuale, per la Roma appaiono più come news da fantamercato. Il procuratore di Burdisso ha smentito contatti con la famiglia Sensi, mentre secondo France Football l'As Roma sta sondando il terreno per il mediano del Lille Yohan Cabaye.

Probabili infine le partenze di Esposito (Sampdoria o Chievo) e Andreolli, sul quale è pronto a fiondarsi il Cagliari in caso di cessione del difensore Canini al Milan.

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