Roma, l’ultima frenata di Italpetroli «Nessun accordo con Fioranelli»

L’ultima frenata prima del rettilineo finale. L’impressione è che il comunicato stampa emesso ieri pomeriggio di Italpetroli sia questo, solo un ultimo tentativo di negare quello che ormai sanno tutti: tra qualche ora la Roma passerà di mano. Di certo si deve diligentemente registrare il fatto che Italpetroli, controllante della società giallorossa, abbia sentito il bisogno di precisare che «non è stato sottoscritto alcun accordo, di alcun genere, avente ad oggetto il pacchetto azionario» della As Roma, «né ad oggi esistono le condizioni e i presupposti per far ritenere che, contrariamente a quanto riferito da taluni organi di stampa, possa essere conclusa una transazione di alcun tipo nella giornata di lunedì prossimo, 22 giugno». Italpetroli precisa, inoltre, che «sono tuttora in corso le verifiche da parte di Compagnia e del suo advisor Mediobanca in merito alla concretezza della manifestazione di interessi rappresentata dal signor Fioranelli per conto di una società di diritto svizzero». Compagnia Italpetroli infine conferma la propria stima nella dirigenza, «guadagnata negli anni attraverso la dimostrazione di grande affidabilità e competenza».
Insomma, una bolla di sapone? No, solo un rinvio. Il passaggio a Vinicio Fioranelli non avverrà domani, ma molto presto. Del resto il progetto del cinquantanovenne svizzero, già molto navigato nel mondo del calcio essendo stato un importante procuratore, è quanto mai serio. Ed è basato su pochi importanti cardini: un nuovo stadio di proprietà, la conferma dell’attuale guida tecnica, 40 milioni da investire ogni anno nella campagna acquisti, per reinserire la squadra stabilmente nella élite europea, il ritorno di Franco Baldini come direttore sportivo, se questi avrà voglia di mollare il suo ruolo nella nazionale inglese come collaboratore di Fabio Capello. Non solo i tifosi ma anche il mondo del calcio vota Fioranelli: «Per la società giallorossa, affidarsi a Fioranelli non rappresenterebbe un salto nel buio - dice Carlo Regalia, ex direttore sportivo di Lazio, Bari e Lecce -. Parla cinque lingue e sul lavoro è molto scrupoloso, serio. Insomma, non è uno sprovveduto». «Il mercato di Fioranelli non lo vedo da grandi nomi, in stile Real Madrid.

Però ha le competenze necessarie per ottenere risultati anche migliori senza svenarsi», dice l’agente Claudio Pasqualin. «Vinicio ha sempre lavorato bene con le grandi società. Mi auguro solo che l’investimento non sia limitato all’acquisizione della società», chiude Dario Canovi.