Le indagini Questo il "bottino" di una delle più importanti operazioni antipirateria degli ultimi anni condotta dalla gdf, che va a inserirsi proprio nel piano anticontraffazione nella capitale. Le indagini, avviate dai finanzieri del gruppo di Fiumicino nel 2005, a seguito di alcuni sequestri operati nella capitale nei confronti di extracomunitari dediti alla vendita al minuto, hanno permesso di risalire ai canali di rifornimento dei prodotti taroccati. Ricostruito il tragitto percorso da dvd e cd illegali, i militari sono giunti fino a Napoli e provincia, dove hanno individuato le basi operative delle organizzazioni criminali che fornivano il materiale. Si tratta di bande costituite da pregiudicati campani.
Le centrali di riproduzione Le 15 centrali di riproduzione, costituite da ben 1.110 masterizzatori, erano situate in luoghi insospettabili: abitazioni del centro di Napoli, anonime villette e garage della provincia.
Secondo i primi accertamenti tecnici eseguiti dagli ispettori del servizio antipirateria della Siae, che hanno operato in stretto coordinamento con i finanzieri, si tratta di materiale di ottima fattura, realizzato con procedure e sistemi di avanzato livello tecnologico. Duplicavano migliaia di dvd all'ora Le indagini congiunte delle procure della repubblica di Roma, Napoli e Nola hanno dimostrato che le attività illegali, dalla produzione alla vendita, erano strutturate come vere e proprie imprese commerciali, capaci di duplicare ogni ora migliaia di cd e dvd destinati principalmente al mercato di Roma, con profitti milionari: infatti, a fronte del costo di produzione di 40 centesimi, il materiale piratato veniva venduto nelle strade e piazze della Capitale a un prezzo finale di 7 euro.