Roma, ostaggio per 8 giorni in negozio di kebab: 4 arresti

Un afgano di circa 30 anni è stato sequestrato, per 8 giorni, da alcuni turchi all’interno di un in viale Trastevere. L’uomo è stato trovato disidratato e in condizioni fisiche precarie. Tra i sequestratori un simpatizzante del Pkk

Roma, ostaggio per 8 giorni 
in negozio di kebab: 4 arresti

Roma - Un afghano di circa 30 anni era tenuto sequestrato da alcuni turchi all’interno del kebab Marmara, in viale Trastevere, a Roma. L’uomo è stato trovato disidratato e in condizioni fisiche precarie dagli agenti della Squadra mobile di Roma, che hanno fatto irruzione nel locale ieri pomeriggio, ed è stato soccorso da un’ambulanza. Quattro persone che lavoravano nel kebab, sono state fermate e portate in questura dove sono state ascoltate dagli agenti. 

Il blitz della polizia È stato tenuto otto giorni al buio, chiuso prima in una cella frigorifera spenta poi in uno stanzino di un metro per un metro e mezzo, l’afghano di 34 anni sequestrato da tre turchi e un curdo, e liberato ieri nel corso di un blitz della Squadra Mobile di Roma. Il 34enne era tenuto nel sottoscala ricavato nel retro del kebab Marmara di viale Trastevere 51 a Roma. Veniva fatto uscire solo due volte al giorno per mangiare e per telefonare ai suoi famigliari in Germania a cui era stato chiesto un riscatto di 20mila euro. All’arrivo della polizia l’afghano è stato trovato disidratato e in stato di choc.

Quattro turchi in manette In manette con l’accusa di sequestro a scopo di estorsione sono finite quattro persone, tutti senza precedenti e rifugiati politici in Italia: S. M., curdo di 20 anni, K. A., 35 anni, S. M., 29 anni, e A. N., di 34 anni, proprietario del locale. L’afghano era venuto dalla Germania in Italia con due amici in auto dopo aver ricevuto l’offerta di lavoro nel kebab. Giunto a Roma il 3 marzo si è fatto accompagnare dai due amici in viale Trastevere. L’auto è stata parcheggiata a circa 300 metri dal locale e mentre i due lo attendevano in auto l’afghano ha incontrato uno dei sequestratori che, insieme ai suoi complici, lo ha immediatamente rinchiuso nel locale. Al 34enne è stata fatta fare una chiamata al cellulare degli amici per richiedere il riscatto di 20 mila euro. I due, spaventati, sono immediatamente fuggiti in Germania dove hanno avvisato la polizia tedesca che ha immediatamente contattato la polizia italiana e sono scattate le indagini.

Simpatizzante del Pkk Sarebbe un simpatizzante del Pkk, secondo le prime informazioni rilasciate dalla polizia tedesca, uno dei quattro sequestratori dell’afghano. A quanto riferito durante la conferenza stampa in Questura dal direttore della Sezione Crimine organizzato della Squadra Mobile capitolina, Luca Armeni, si tratterebbe di S.M., il curdo di 20 anni arrestato ieri insieme ai tre turchi. Un’ipotesi ancora da verificare, ha tenuto però a precisare Armeni: "Stiamo svolgendo indagini in collaborazione con la polizia tedesca. Siamo al lavoro per chiarire questo e altri aspetti non chiari della vicenda", ha sottolineato.

I vicini: "Sembravano brave persone" "Sembravano persone tranquille. Mai visto niente di strano". Questo è il commento dei negozianti di viale Trastevere dopo il blitz della polizia. "Chiacchieravo ogni tanto con il gestore del locale - racconta il tabaccaio - sembrava una brava persona". "Quando mi ha chiamato la mia cassiera ho temuto fosse successo qualcosa nella mia sala - dichiara il direttore dello storico cinema Roma - poi ho visto questo assembramento di forze dell’ordine fuori dal locale di kebab. Incredibile.

Passo lì davanti ogni mattina, chi poteva pensare che potesse succedere una cosa del genere". "Non avevamo grandi rapporti con loro - racconta infine un cameriere della pizzeria contigua al negozio - però non abbiamo mai assistito a litigi, urla o a movimenti che potessero destare sospetti".

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