«La cura del ferro? Un bluff. Lultima conferma arriva da un manifesto affisso dai Democratici di sinistra allEsquilino, sarebbe allo studio leliminazione definitiva della ferrovia regionale Roma-Pantano».
Lo rende noto il capogruppo della Democrazia Cristiana al Consiglio regionale del Lazio, Fabio Desideri. «Mentre in pubblico - prosegue Desideri Campidoglio e Regione presentano a scadenze fisse il libro dei sogni delle opere viarie che, se andrà bene, saranno realizzate fra due generazioni, alla chetichella si rimangiano quanto sbandierato da 14 anni: la famigerata cura del ferro. Dopo la cancellazione delle corse sulla ferrovia Roma-Viterbo, i disservizi offerti dalla Roma-Lido, la soppressione del tram 3, lo stop al prolungamento del tram 8, la mancata chiusura dellanello ferroviario, la ritardata riapertura della stazione Manzoni della linea A, i lavori della B1 fermi ai nastri di partenza, i cancelli delle metropolitane sbarrati alle ore 21, ora arriva la bella pensata dei Ds. La Roma-Pantano? Non serve a nulla, Eliminiamola».
«Tutto ciò aggiunge Desideri è in contraddizione con quanto pubblicato da Met.Ro, cioè dalla società capitolina responsabile del servizio per conto della Regione al modico costo di 30 milioni e 800mila euro allanno e presieduta da un ex sindacalista della Cgil, sul proprio sito internet. Benvenuti sulla Roma-Pantano, la ferrovia regionale è scritto che ogni giorno trasporta 35.000 passeggeri. Il servizio inizia alle 5,30 e termina con alle 21,30, garantendo nelle fasi di punta della giornata un treno ogni 8 minuti. Lintera tratta è di 17,800 chilometri e si articola lungo trenta fermate, con un tempo di percorrenza totale medio di 36 minuti».
«I manifesti sui quali campeggiano i simboloni dellUlivo e dei Ds, vergati in rosso su fondo bianco, dal titolo Esquilino, un rione più facile da vivere; continua lopera di riqualificazione della giunta Veltroni e del I Municipio, sono sottolinea Desideri eloquenti: È allo studio della Regione unipotesi di progetto per leliminazione definitiva della linea Pantano-Laziali e il completo rifacimento di via Giolitti».
«Stiamo parlando spiega Desideri di una ferrovia inaugurata nel 1916 che collegava la capitale a Fiuggi. Negli anni 60, cioè prima dellavvento del centrosinistra e della cura del ferro, la Roma-Fiuggi (ora limitata a Pantano) apriva alle 5.10 e terminava alle 00.34».
«È bene ricordare conclude Desideri che il 1° marzo scorso, dopo 9 anni, 2 sindaci e 4 assessori comunali alla Mobilità, fu propagandata la ristrutturazione di 5 chilometri della ferrovia con uninaugurazione in pompa magna e una parata di amministratori del centrosinistra, Veltroni in testa. Il giorno dopo, 2 marzo, la linea (gestita, lo ripetiamo, da un ex sindacalista della Cgil) è rimasta ferma per mancanza di personale».
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