Politica

Roma, paura e rabbia tra i trans

Molti transessuali della capitale ammettono di essere terrorizzati dopo la morte di Brenda: "Il clima ora è cambiato, ci guardano tutti male". Intanto protestano i cittadini della zona: lenzuola appese alle finestre e ai muri di cinta con la frase: "No al degrado-li"

Roma, paura e rabbia tra i trans

Roma - "Adesso abbiamo davvero paura". A parlare è un trans che abita a Via Due Ponti, a poche centinaia di metri dall’abitazione in cui è stato ritrovato il corpo di Brenda, il transessuale coinvolto nella vicenda Marrazzo. Luna porta a passeggio il piccolo cagnolino che le fa compagnia, ma ci tiene a precisare che lei non si prostituisce. "Nonostante questo ho paura perché è il clima ad essere cambiato, sono cambiati gli sguardi delle persone verso di noi. Ho saputo questa mattina della morte di Brenda che io non conoscevo e ne sono rimasta sconvolta".

Presi di mira Claudia è invece una trans che vive in Via Gradoli. Per lei il sentimento che prevale è la rabbia: "Non ce la facciamo più ad essere indicati come mostri. Io praticamente non lavoro più e sono presa in giro dai giornalisti. Alcuni di loro mi hanno chiesto di vedere casa mia in cambio di denaro, ma poi non mi hanno più pagata". Anche gli altri residenti della stessa via hanno ragioni, seppure molto diverse, per protestare: "Questa strada è diventata un letamaio. Il degrado è totale e ormai, da settimane, siamo assediati da fotografi e telecamere". È per questa ragione che i cittadini si sono organizzati in un Comitato di via Gradoli: lenzuola appese alle finestre e ai muri di cinta recitano la stessa frase: "No al degrado-li".

Il criminologo: delitto mafioso Chi ha ucciso il trans Brenda "non è uno sprovveduto". La scena del crimine è "quella classica di un delitto di stile mafioso, fatto apposta per confondere le acque e allo stesso tempo per lanciare messaggi ben precisi a chi di dovere". È netto il giudizio del criminologo Francesco Bruno sulla morte di Brenda. "Brenda - sottolinea Bruno - è stata uccisa perchè parlava troppo. Chi tiene in mano questo gioco non ha interesse a che si scoprano i segreti che decine di persone ricattate, come lo era Marrazzo, non vogliono divulgare.

Brenda era assediata dai giornalisti, prima o poi avrebbe detto qualcos’altro".

Commenti