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Roma può sfidare Milano

Da nove anni una capolista non aveva così pochi punti. L'Inter conta sul recupero dei big, mercato e nuovo rapporto squadra-tecnico. Lazio senza coppe e i gol di Borriello le armi delle romane. I viaggi in Europa League possono penalizzare Juve, Napoli e Palermo. Stankovic: "Il Milan ha 7 punti più di noi? La Roma ce ne recuperò 14"

Roma può sfidare Milano

Milano al comando, nono­stante il ritardo dell’Inter. Anzi proprio la marcia a ritmi ridot­ti, rispetto alle antiche abitudi­ni, della prima della classe au­torizza calcoli e ragionamenti sul recupero dei protagonisti del famoso triplete. Numeri al­la mano, si scopre infatti che i 30 punti del Milan, che pure meriterebbero una lode, sono accompagnati da nessun pri­mato vero e proprio. E che addi­­rittura , a far data dal torneo 2001-2002 (per intendersi quel­lo del triste 5 maggio interista), non si registrava un punteggio così basso: meno 5 rispetto a un anno prima, tanto per fare un esempio sulle cadenze del­­l’armata morattiana.

Allora, nove anni prima, partirono col vento in poppa Chievo e Roma (29 punti in cima alla classifi­ca) a dimostrazione che i recu­peri sono ordinaria ammini­strazione. Il Milan di Allegri, fondato co­me quasi tutte i leader, sulla di­fesa, ha subito 12 gol in tutto, appena uno in più rispetto a La­zio, Inter e Chievo. Ne ha sfor­nati molti meno, 23 all’attivo, ed è terzo in graduatoria dietro la Juventus (quota 26) e il Paler­mo ( fermo a 25 dopo il 3 a 1 in­flitto alla Roma). Ibrahimovic è stato decisivo orientando molte delle sfide vinte in Cham­pions e in­campionato ed è die­tro Eto’o e Cavani ( 9 gol) e il ca­gliaritano Matri (8 reti), al co­mando della speciale classifi­ca. I suoi piccoli segreti sono stati: 1) Ibra, naturalmente; 2) la resurrezione della vecchia guardfia (il rendimento altissi­mo di Zambrotta, Gattuso, Pir­lo, Ambrosini, Seedorf); 3) il ruolo di Allegri nel modellare la squadra esaltando le virtù. Il quesito è lo stesso da sempre: reggerà il Milan fino in fondo?

L’anno scorso,ad aprile,senza gli infortuni eccellenti di Nesta e Pato, coincisi con un paio di sfide decisive (contro Napoli e Lazio),fusul punto di effettua­re l’agognato sorpasso sulla lo­comotiva Inter di Mourinho. Quest’anno è stato già colpito dagli accidenti di Pato e Inza­ghi e ha rimediato ad altre as­senze (Pirlo) prolungate. Sull’Inter invece occorre fa­re un ragionamento diverso, molto più articolato. Prima ri­flessione: il club campione d’Europa in carica salterà le ul­time partite dell’anno, col Ce­sena e a Firenze: saranno recu­perate nel 2011 quando, presu­mubilmente, avrà la possibili­tà di contare sulla rosa al gran completo. Seconda: da genna­io in avanti, con Julio Cesar, Maicon, Chivu, Eto’o (deve scontare altre due turni di squalifica), Milito più un pro­babilissimo puntello difensivo per rimpiazzare Samuel, sarà di sicuro un’altra Inter.

Nel frat­tempo la frattura tra spogliato­io e Benitez si sta faticosamen­te ricomponendo, a dimostra­zione che il tecnico spagnolo non è come viene descritto da­gli sms allusivi spediti da Ma­drid ad Appiano Gentile. Se l’Inter può tornare sotto,è evidente che Milano debba fa­re­i conti innanzitutto con la Ju­ve. Oltre che con la Roma, più dotata nella cifra collettiva, me­n­o affidabile a causa del suo on­deggiare tra prove strabilianti e cedimenti clamorosi. Napoli e Palermo, e la riflessione vale anche per Delneri, sono legati in qualche modo all’esito del girone di Europa league: un conto è organizzare la settima­na di lavoro libera da impegni, un conto è doversi misurare in­vece con i competitor conti­nentali.

La Juve deve recupera­re un attaccante che provveda a trasformare i tanti pareggi fin qui seminati in qualche succes­so: tornasse indietro, probabil­mente, Marotta non si farebbe sfuggire l’occasione di tessera­re Borriello, colpevolmente la­s­ciato a una concorrente diret­ta, la Roma, per non impegnar­si­con un contratto a lungo ter­mine. Altro passaggio determinan­te sarà il prossimo calcio-mer­cato: se le distanze rispetto a un anno fa si sono accorciate merito è stato appunto dell’ar­rivo di importanti protagoni­sti, da Ibra a Hernanes, da Ca­vani a Borriello e Krasic. Le cor­r­ezioni di gennaio diventeran­no ancora più preziose, allora.

Specie per l’Inter,rimasta inat­tiva in estate.

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