La Roma segna troppo presto Il Palermo aspetta e sorpassa

Gol-lampo di Perrotta, ma decide Mutarelli. Rosella Sensi: «Se qualcuno vuol bene alla Roma come noi, si faccia avanti».

Marcello Di Dio

nostro inviato a Palermo

Su un campo allentato dalla pioggia e battuto da un forte vento, Papadopulo mostra – come lui stesso afferma alla fine – il miglior Palermo della sua gestione. Del primo round di coppa Italia con la Roma, il tecnico dei siciliani cancellerebbe solo i primi 49 secondi. Ovvero il tempo trascorso per assistere al gol dei giallorossi (bravo Perrotta sul cross di Alvarez), che potrebbe risultare pesante nei 180 minuti della sfida. Il resto è «la foto – dice ancora Papadopulo – di un match giocato come si dovrebbe giocare, senza il gol della Roma sarebbe stata una serata trionfale per la città, la squadra e la società. Siamo stati bravi a reagire dopo il contraccolpo immediato».
Nonostante il vantaggio fulmineo, la Roma dunque finisce al tappeto al Barbera. Con l’alibi degli assenti (Dacourt squalificato, Totti, De Rossi, Chivu, Cufrè, Nonda, Montella e Doni in infermeria), ma anche con una prestazione che non può soddisfare Spalletti. Per la qualificazione, tutto rinviato alla sfida dell’Olimpico il 12 aprile nella quale i giallorossi avranno la possibilità di ribaltare il risultato. A preoccupare il tecnico della Roma è più la nuova situazione di emergenza che si presenterà in campo tra 48 ore a Torino. Contro la Juventus il tecnico giallorosso dovrebbe recuperare il solo Dacourt, mentre sono da verificare le condizioni di Perrotta, uscito claudicante per una botta al ginocchio sinistro. E non è da escludere un innesto di un altro baby della Primavera in una rosa già zeppa di giovanissimi.
Quindici minuti indemoniati delle due squadre mentre vento e pioggia spazzano il «Barbera» e immediato botta e risposta. La prima azione della Roma è convulsa, ma arriva il gol grazie a Perrotta che di piatto destro sfrutta l’invito di Alvarez (bravo a superare Conteh). La replica del Palermo non si fa attendere, anche se la difesa della Roma combina uno svarione dopo l’altro: prima Curci sul tiro di Grosso, poi Mexes sulla respinta, infine Bovo che nel tentativo di rinviare centra Brienza, ma l’ultimo tocco sfortunato è del francese con la spalla. Zolle e acqua rendono complicato costruire qualsiasi trama di gioco, così il ritmo diventa più basso e le emozioni diminuiscono fino al 45’. Dopo l’intervallo, le due squadre prendono le misure al campo (la pioggia e il vento concedono una tregua). Il Palermo sembra avere più benzina, la Roma soffre le folate siciliane e cerca di difendere il prezioso pareggio. A rompere l’equilibrio è però il gol di Mutarelli a metà tempo (ottimo l’assist di Godeas, entrato a sostituire l’evanescente Caracciolo). Le conclusioni di Okaka – confortante la sua prestazione – e Kharja (miracolo di Agliardi sul suo tiro dal limite) chiudono il match, che si deciderà al ritorno. Ora l’attenzione dei giallorossi va alla sfida con la Juve.

«Sarà una partita importante – sottolinea l’amministratore delegato Rosella Sensi - loro stanno facendo bene ma quando la Roma è in forma non è da meno a nessuno. La Juve ha programmato negli anni passati in modo diverso, noi stiamo programmando». E sul futuro societario non esclude nulla: «La mia famiglia vuole continuare, ma chiunque voglia bene alla Roma da noi è ben visto».

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