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Roma si avvicina alla Formula 1. E Monza si ribella: la capitale si prende tutto

L'organizzatore del possibile gran premio dell'Eur Flammini annuncia: «C'è l'accordo con Ecclestone». Il sindaco Alemanno: «Nessuna concorrenza con il circuito brianzolo». Il senatore della Lega Monti: «Finito il tempo del folclore, il Nord faccia sentire la sua voce»

In molti credevano fosse solo un miraggio. Eppure la possibilità che Roma ospiti tra qualche anno un gran premio di Formula Uno sul circuito urbano dell'Eur si avvicina. L'organizzatore Maurizio Flammini assicura che c'è già l'accordo con il patròn del circo della velocità, Bernie Ecclestone. «Fatto e firmato», garantisce Flammini, già «padre» della Superbike. «Da definire - ha aggiunto Flammini - gli appositi iter delle amministrazioni locali». Insomma, si tratterà di svilpuppare «tutto il progetto assieme a Comune e Regione e avere quindi le autorizzazioni». E per festeggiare la notizia in via Frattina, nel cuore dello shopping natalizio, sono comparse anche decorazioni motoristiche.
Molto soddisfatto del passo avanti il sindaco della capitale, Gianni Alemanno, che però stempera ogni dualismo con Monza. «Pensiamo che il Gran Premio di Roma sia molto importante - dice Alemanno - e siamo favorevoli. Tra l'altro sarebbe un viatico per le Olimpiadi del 2020, una proiezione internazionale di Roma. E non è vero che è in alternativa a Monza. Monza è un gran premio sul circuito, e il gran premio di Roma è integrativo a quello di Monza, non è sostitutivo». «Noi abbiamo calcolato che c'è un indotto di un miliardo di euro l'anno con questo gran premio - ha aggiunto Alemanno - e Roma ha bisogno di rinnovare la sua offerta turistica ed attrattiva. Non soltanto il passato, l'archeologia e i monumenti ma anche il futuro, qualcosa che è rivolto alle famiglie e ai giovani».
Si unisce al coro anche Cesare Pambianchi, presidente della Confcommercio Roma. «L'annuncio dato del presidente Flammini sull'accordo raggiunto con il patron della formula Uno, Ecclestone, per lo svolgimento del gran premio di formula a Roma dal 2012 è davvero una grande notizia sia dal punto di vista sportivo che da quello della ricaduta economica che l'evento avrà sulla città. Sin da quando si era incominciato a parlare dell' ipotesi di un Gp di Roma, avevamo espresso tutta il nostro appoggio e il nostro sostegno all'idea. Ecco perchè, come operatori del commercio, del turismo e dei servizi ci sentiamo in dovere di ringraziare il presidente Flammini e il Sindaco Alemanno per il grande lavoro svolto affinchè un sogno sia finalmente diventato realtà». «Siamo convinti infine - conclude Pambianchi - che l'organizzazione di un evento sportivo così importante come un gran premio di formula uno, oltre che ad essere una prestigiosa vetrina agli occhi del mondo, permetterà alla Capitale un altro fondamentale salto di qualità verso l'assegnazione delle Olimpiadi del 2020».
Ma a Monza è tutta un'altra musica. «Non credo ad Alemanno quando afferma che il Gp di Roma non è una alternativa a Monza - dice il senatore della Lega Nord Cesarino Monti -. Non lo è perché gli sponsor istituzionali quando vedono che scende in campo il Campidoglio lasceranno in agonia, fino alla morte, il circuito di Monza e il suo Gran Premio. Roma non si può prendere tutto ed è per questo che faccio appello a tutte le istituzioni lombarde, non solo brianzole, affinchè faccianouro contro questa usurpazione non dovuta e non voluta anche da parte della popolazione di Roma, ma solo degli interessi romani». «Il famoso miliardo di euro di cui parla Alemanno - continua Monti - sicuramente lo toglieranno al territorio brianzolo e io credo che Roma non abbia bisogno del Gp per sopravvivere. Non mi sembra che la città sia abbandonata dalle istituzioni se è vero come è vero che ogni anno in Finanziaria vengono stanziati milioni e milioni per Roma Capitale. Ecco il mio appello per fare in modo che lo storico Gran Premio, che si svolge a Monza dal 1922, rimanga in Brianza: è finito il tempo del folclore, ora bisogna far sentire forte la voce della Lombardia. Una domanda infine ad Alemanno: ma Roma è una capitale storico-artistica o motoristica? Perchè se è vero come è vero che ormai il circo della Formula 1 stia abbandonando i circuiti cittadini, non capisco questa scelta».

L'impressione è che la guerra della Formula Uno sia appena iniziata.

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