Roma, uccide rapinatore Il pm: omicidio volontario

Diego Caioli (nella foto) legato insieme alla compagna da due rapinatori entrati in casa. Si è liberato e ha sparato due colpi all'indirizzo di uno dei ladri, uccidendolo. E' indagato per omicidio volontario

Roma, uccide rapinatore 
Il pm: omicidio volontario

Roma - È indagato per omicidio volontario, l’uomo che ieri sera ha ucciso con un colpo di pistola uno dei due rapinatori che, con il volto coperto da passamontagna, erano entrati nel suo appartamento in via Casal Moreno, alla periferia Est della capitale. A Diego Caioli, questo il nome dell’omicida, il pm della procura della repubblica Pietro Pollidori ha contestato per ora l’omicidio volontario. Secondo i rilievi della squadra mobile, Caioli ha esploso due colpi di pistola all’indirizzo di Franco Frerè, 59 anni, numerosi precedenti penali per rapina, ma uno solo lo avrebbe colpito. Il magistrato ha disposto l’autopsia che sarà eseguita domani nell’istituto di medicina legale della Sapienza. Caioli è stato iscritto nel registro degli indagati, ma resta in stato di libertà.

Eccesso di legittima difesa Nei prossimi giorni potrebbe essere sentito dal magistrato e la sua posizione potrebbe cambiare con la contestazione di eccesso colposo di legittima difesa. Caioli, dipendente dell’Ama e gestore di un solarium secondo quanto risulta in procura, dopo essere stato legato e immobilizzato insieme con la sua compagna dai due rapinatori, sarebbe riuscito a liberarsi.

Sarebbe poi riuscito a ingaggiare una colluttazione con Frerè, a strappargli l’arma, inseguirlo sulle scale ed esplodere due colpi di pistola. L’altro rapinatore era intanto riuscito a fuggire con il denaro in contante prelevato nell’appartamento. Sono in corso indagini della squadra mobile per accertare l’identità del secondo rapinatore.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica