È il giorno della scelta. Anche se la capitale sarebbe favorita. Così almeno dicono le ultime voci, ma la decisione del Coni è attesa per oggi: Roma o Venezia, la città italiana da candidare come sede per le Olimpiadi del 2020. Possibili avversarie Tokyo, Madrid e Nuova Delhi. Il Comitato olimpico internazionale deciderà poi nel 2013, ma i progetti vanno presentati nel 2011.
Le indicazioni della commissione di valutazione del Coni saranno recepite dalla Giunta che deciderà; poi toccherà al Consiglio nazionale la comunicazione ufficiale. Orsoni e Alemanno, i primi cittadini delle due «rivali», hanno annunciato che non parteciperanno direttamente ai lavori. Il sindaco di Venezia ha auspicato il voto segreto. La commissione ha giudicato seguendo i parametri del Cio, cioè impianti sportivi, infrastrutture, trasporti, ricettività, sicurezza, budget, posizionamento del villaggio, distanza tra le sedi ed esperienza nell’organizzazione dei grandi eventi. Roma ha un budget per la candidatura di 42 milioni, può contare sulla maggior parte degli impianti già realizzati e sulla centralità di tutte le sedi eccetto l’equitazione. Il Villaggio olimpico sorgerà a Tor di Quinto e gli impianti si troverebbero in media a 14 minuti di distanza.
Venezia ha un budget per la candidatura di 44 milioni. Le strutture esistenti o che saranno costruite sono pensate in funzione della possibilità di riutilizzare gli impianti.
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