Roma, writers bloccano e imbrattano un treno

Il treno, partito da Termini e diretto a Pantano, bloccato da un uomo che ha tirato il freno e fra i palazzi di Ponte Casilino sono spuntati una decina di writers incappucciati e armati di bastoni che hanno realizzato la loro "opera d'arte" con lo spray

Roma, writers bloccano 
e imbrattano un treno

Roma - Agguato di writers, nella capitale, a bordo di un treno, nella tratta fra Roma Termini e Giardinetti. Alle 5.46, un uomo a bordo del convoglio ha azionato il freno di emergenza, bloccando il treno. Nello stesso momento un gruppo di almeno dieci persone, munite di bombolette spray, incappucciate e armate di bastone, hanno imbrattato il treno e minacciato il personale, dandosi poi alla fuga. Solo a quel punto, il macchinista è ripartito, per non interrompere il servizio. L'episodio è avvenuto a ponte Casilino, nei pressi del Pigneto.

Nessuna rivendicazione per ora sul classico "estro" dei graffitari espresso in vernice con sigle e firme dai colori sgargianti che ha "colpito" le fiancate di tre vagoni del trenino dell'Atac. Il metodo usato, secondo i carabinieri che indagano sul blitz, è inedito. Non era mai accaduto prima nella capitale, spiega il capitano Domenico Albanese del comando della stazione Centocelle, che un treno in corsa fosse addirittura fermato per essere accerchiato da un gruppo di giovani grafittari.

Secondo gli inquirenti non vi sarebbe alcun indizio che possa far ricondurre l' episodio a proteste specifiche, come quella degli studenti, o a manifestazioni di matrice politica. L'Atac, dal canto suo, sporgerà denuncia contro ignoti per danneggiamenti.

Sulle fiancate dei tre vagoni sono state scritte, in vernice nera, celeste e fucsia, 'Diablo e Diore', 'Rv-Crew', 'Pvocar' e 'Back-jump': tutte all' attenzione degli investigatori che intendono accertare se vi siano sigle analoghe in altre zone della città.

Il treno, partito da Termini e diretto a Pantano, è stato bloccato da un uomo sulla quarantina scappato appena le porte si sono aperte.

E' a questo punto che, fra i palazzi di Ponte Casilino, sono spuntati una decina di writers, coi volti coperti da sciarpe e cappelli di lana: qualcuno aveva un bastone, usato come deterrente per poter svolgere l'azione rapidamente e senza ostacoli. Il blitz è durato in tutto cinque minuti e i writers si sono dileguati. 

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