Cronaca locale

Blocco auto a Roma, diesel vietati: mezzi pubblici in difficoltà

Stop per gli autoveicoli diesel dalle 7.30 alle 20.30, ma se l’inquinamento persiste in città giornate come questa saranno replicate. Critiche al Campidoglio

Blocco auto a Roma, diesel vietati: mezzi pubblici in difficoltà

Diesel vietati a Roma martedì 14 gennaio fino ai modelli Euro 6 all’interno della Fascia Verde. Praticamente tutte le auto a gasolio sono rimaste ferme al parcheggio. È l’effetto dell’ordinanza firmata dalla sindaca, Virginia Raggi, che stabilisce la limitazione della circolazione dalle ore 7.30 alle 10.30 e dalle ore 16.30 alle 20.30 per tutti gli autoveicoli diesel da Euro 3 fino a Euro 6. Panico in città. Legambiente: “Provvedimento tardivo. Inquinamento alle stelle da 10 giorni”.

Alla base della decisione i criteri indicati nel piano di intervento operativo, come stabilito dalla delibera n.76 del 28 ottobre 2016. I rilevamenti, infatti, hanno evidenziato livelli di inquinamento elevati e una situazione prevista di forte e persistente criticità nei prossimi giorni. Sempre l’ordinanza prevede che gli impianti termici nelle abitazioni dovranno essere gestiti in modo da garantire una temperatura dell’aria negli ambienti non superiore a 18°C o 17°C.

Il provvedimento, valido per la giornata di martedì 14 gennaio, se non si registreranno miglioramenti, potrebbe essere anche prorogato. Intanto c’è già chi punta l’indice sull’iniziativa appena assunta dal Campidoglio. “Le polveri sottili sono alle stelle dall’inizio dell’anno, ma il sindaco ferma i diesel solo dopo il decimo giorno di aria avvelenata” ha sottolineato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio. La misura “è giusta, ma arriva con un incredibile ritardo” ha subito chiarito il numero uno dell’associazione ambientalista che, da anni, realizza dossier sui livelli d’inquinamento atmosferico.

Le centraline in città stanno segnando continui sforamenti dei livelli di PM10 previsti per legge. Record negativo per via Tiburtina dove, per 10 giorni su 12, le polveri sottili hanno superato la soglia comunitaria, fissata in 50 microgrammi per metro cubo di aria. Desta molta apprensione il picco, registrato invece dalla centralina Preneste: il primo gennaio lì, il PM10, ha raggiunto i 140 ug/m3.

Non ci sono soltanto i problemi legati alle polveri sottili. Nel 2019 la capitale, sempre secondo un’indagine condotta da Legambiente, ha sfiorato il podio anche per le concentrazioni di Biossido d’Azoto. Roma è la quarta città d’Italia più colpita da No2. L’inquinante è generato da processi di combustione e il traffico veicolare, ha più volte segnalato l’Arpa, è quello che contribuisce maggiormente ad aumentarne i livelli nell’atmosfera.

In attesa che il Campidoglio decida cosa fare per limitare i livelli d’inquinamento nell’aria, non si fermano le critiche. “La Raggi rincorre l’emergenza. Blocca la città, ma da quando si è insediata non è stata in grado di programmare una riduzione dei livelli di Co2 anche attraverso l’ammodernamento dei mezzi di Ama e Atac”, ha sottolineato il democratico Flavio Vocaturo.

Si tratta di mezzi vecchi e quindi, evidentemente, anche particolarmente inquinanti.

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