Caccia al re dei borseggiatori. Un tatuaggio può incastrarlo

Un furto è stato sventato sulla linea bus numero 49, all’altezza di Torrevecchia. L’identikit corre sui social

Caccia al re dei borseggiatori. Un tatuaggio può incastrarlo

Si è guadagnato il soprannome di re dei borseggiatori grazie alla scritta che ha tatuata sulla mano: 'King'. Da diversi mesi il suo luogo di lavoro è soprattutto la linea 49 che collega l'ospedale San Filippo Neri al quartiere Prati. Un’ora di viaggio che può costare cara ai passeggeri del bus, costretti a non perdere d’occhio portafoglio, cellulare e borsa. Il rischio è che il re dei borseggiatori si intaschi qualcosa lungo il tragitto.

Il tatuaggio che può incastrarlo

Come riportato dal Corriere l’ultimo episodio risale alla mattina di sabato scorso, quando alle 10.22 sul gruppo Facebook 'Sei di Torrevecchia se...' una ragazza ha pubblicato il seguente post: “Buongiorno, pochi minuti fa sulla linea 49 direzione piazza Cavour un ragazzo rom ben vestito con jeans chiaro cappellino nero e un complice, sempre rom, vestito di nero, magrolini entrambi, hanno provato a rubare il portafoglio di una signora anziana... Il primo aveva anche un tatuaggio sulla mano con scritto "king"...”.

La giovane che si trovava a bordo del bus ha fatto un identikit preciso che potrà aiutare sia le forze dell’ordine che i frequentatori della linea 49. La testimone ha poi aggiunto: “Ovviamente avendo notato il tutto mi sono avvicinata e gli ho urlato di smetterla. Lui è sceso alla fermata subito dopo. State attenti...”. A quel punto sono partite le condivisioni del post. Diverse persone hanno confermato di aver visto i due soggetti sullo stesso bus, come una passeggera che abita a Torrevecchia e prende quel bus per raggiungere la fermata della metropolitana: “Li ho visti anch'io. Purtroppo girano e se gli dici qualcosa ti minacciano di morte. Ma sinceramente non mi fanno paura. Se li vedo avviso le persone a voce alta”. I due complici sarebbero proprio nomadi: “Senza dubbio sì. Adesso tendono a vestirsi bene, anche le donne, ma sono rom”. Le testimonianze diventano di volta in volta sempre più precise: “Sono due rom, li ho visti spesso sul 46 o sul 49...”.

L'invito a denunciare

Quindi sono due i bus presi di mira dalla coppia. Il giovane con la scritta tatuata sulla mano è stato beccato da un anziano passeggero: “Io lo guardavo mentre lui si avvicinava sul bus a un signore anziano e allungava la mano verso la tasca del cappotto. Ma gli è andata storta. Il vecchietto non dormiva in piedi, se n'è accorto...”. Quel tatuaggio potrebbe costare caro al ladruncolo che almeno in una occasione si è finto gentile e servizievole nei confronti di una signora: “Già solo nel guardarlo lui si era reso conto di essere stato sgamato, ma non pensava che io mi avvicinassi... La cosa che mi ha dato più fastidio è che la signora non si stava accorgendo di nulla perché l'avevano fatta sedere poco più avanti: un gesto di gentilezza mascherato da vigliaccheria, che mi ha dato i nervi”.

L’appello partito da più utenti è stato quello di denunciare e farsi sentire: Denunciate, così metteranno più sorveglianza...”. E ancora: “Basta, non se ne può più! Questi salgono, rubano e scendono. Una giungla...”, “Disgraziati, se la prendono sempre con i più deboli!”.

Un altro passeggero ha asserito: “Il 46 e il 49 direzione centro sono diventate peggio del 64 degli anni pre Covid! Quei due li ha affrontati anche una mia amica, colpiscono e scendono al volo, facciamo tutti attenzione!”. La caccia al re è ufficialmente aperta.

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