Cronaca locale

Rifiuti, capizona e responsabili di Municipio adesso tremano

Nelle chat di WhatsApp dei dipendenti Ama vengono riportati degli episodi curiosi avvenuti negli ultimi mesi

Rifiuti, capizona e responsabili di Municipio adesso tremano

I capizona e i responsabili di municipio adesso tremano per la rivolta dei netturbini pronti a denunciare gli affari sporchi di alcuni loro superiori. Tutti uniti contro le nuove figure attivate in seguito alla riorganizzazione di Ama. Alcuni loro strani movimenti sarebbero sotto accusa. Tra questi i ritiri di rifiuti ingombranti non programmati e anche le riparazioni di mezzi aziendali da parte di officine che non sono convenzionate con la municipalizzata. A denunciare quanto sta avvenendo è stata Repubblica che ha letto alcuni messaggi che i dipendenti Ama si sono scambiati nelle loro chat, nelle quali c'è qualsiasi cosa, con tanto di nomi, cognomi, foto e video.

Dalla raccolta alla consegna

La storia più recente è quella risalente allo scorso 16 marzo quando, a meno di un giorno dalla partita di Conference League tra Roma e Vitesse, i tifosi della squadra della città hanno iniziato una rissa con i tifosi avversari incontrati al pub Shamrock in via del Colosseo. Tra romani e olandesi sono volati sedie, bicchieri, tavoli. Questi oggetti sono poi stati ritirati due giorni dopo da un camioncino Ama, insieme a un frigorifero. Di solito i ritiri di questo tipo, ritenuti straordinari, avvengono dietro pagamento. Qui i netturbini si scagliano contro il capo zona, recentemente passato di livello e ancora nel periodo di prova, 80 giorni sul campo, prima della valutazione dei vertici di Ama. Le regole dell'azienda in merito alla raccolta degli ingombranti sarebbero state messe da parte, e avrebbe deciso solo il responsabile.

Si passa poi ai calcinacci al rione Monti. Questi erano da consegnare a un ristorante sito in via Panisperna. Anche qui c'è lo stesso capozona di prima, quello delle sedie e dei tavolini, che effettua la richiesta, alla quale gli operatori rispondono con un bel no, da quello che si capisce dai messaggi su WhatsApp. Questi sono scarti edili, e quindi considerati speciali. Tra l'altro, come detto precedentemente, i calcinacci non dovevano essere ritirati ma consegnati, fatto alquanto strano. Questo genere di servizio non rientra tra i servizi di cui si occupa la municipalizzata. L'ultima storia curiosa risale alla fine del 2021, e di questa ci sono già i carabinieri a occuparsene da alcune settimane. Mesi fa alcuni mezzi aziendali erano stati prelevati dalla sede Ama di via Filacciano, in zona Saxa Rubra, e portati in una autofficina non convenzionata con l'azienda, situata in via Cassia, all'Olgiata. Qui ci sono foto che testimoniano l'accaduto, con al centro del caso il responsabile di zona.

Le richieste dei neo capizona

Adesso i netturbini puntano il dito contro i loro superiori, quelli che fino a poco tempo fa erano al loro livello, che non si starebbero comportando nel modo migliore. Non si parla solo di violazione del codice etico e dei regolamenti aziendali, ma anche di strani traffici di soldi dietro a ritiri di rifiuti speciali, e ancora più strane consegne di materiali. Angelo Piazza, amministratore unico, in una nota interna all'azienda ha Ama ha segalato che le ultime promozioni interne hanno portato a una riduzione del numero di operatori al lavoro sul territorio, sia per quanto riguarda lo spazzamento che la raccolta dei rifiuti. Questa considerazione fatta da Piazza ha trovato il consenso dei lavoratori, che sembrano essere alquanto stanchi delle richieste dei loro neo capizona, a volte neanche dovute. L'azienda ha affermato di essere a conoscenza di quanto sta accadendo e di aver già avviato delle verifiche per approfondire ogni fatto in modo singolo, con tanto di inchiesta interna sui capizona additati.

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