Cronaca locale

Castelnuovo, migranti in fuga verso le stazioni della Capitale

Continuano i trasferimenti dei migranti del Cara di Castelnuovo di Porto verso i centri di accoglienza di diverse regioni italiane. Ma per i circa 200 esclusi dal sistema Sprar l'alternativa è quella degli accampamenti informali

Castelnuovo, migranti in fuga verso le stazioni della Capitale

Continuano, tra le polemiche, i trasferimenti dei migranti dal Cara di Castelnuovo di Porto.

Entro la fine di questa settimana in 305 troveranno ospitalità in centri di accoglienza più piccoli sparsi nelle diverse regioni italiane. L’obiettivo del Viminale è “risparmiare risorse” ed optare per un’accoglienza controllata chiudendo “i grandi centri” e ricollocando i migranti in strutture "più piccole e più gestibili”. Un’operazione resa possibile dal calo degli sbarchi degli ultimi mesi.

Non è chiaro però che fine faranno i restanti duecento ospiti del centro, ovvero quei beneficiari di protezione umanitaria che per effetto del decreto sicurezza non hanno più diritto ad essere ospitati nei centri di accoglienza del territorio. Una decina, secondo Il Messaggero, avrebbero già trovato accoglienza nel paesino alle porte di Roma, grazie all’intercessione del parroco, don Josè Manuel Torres.

Quelli che hanno già ricevuto un decreto di espulsione, invece, almeno cinque secondo lo stesso quotidiano, si sono affrettati a lasciare la struttura con autobus e treni, facendo perdere le loro tracce. Gli altri hanno fatto rotta verso i principali scali ferroviari della Capitale. C’è chi staziona nei bar della Stazione Termini e chi ha scelto la Stazione Tiburtina, sperando di trovare ospitalità da parte dei volontari del Baobab.

L’ultimo accampamento abusivo messo in piedi dagli attivisti è stato sgomberato dalle forze dell’ordine soltanto qualche giorno fa. Ma il presidente dell’associazione, Andrea Costa, è andato di persona nei giorni scorsi a Castelnuovo di Porto per offrire supporto ai migranti rimasti senza un alloggio.

Non è escluso, dunque, che - come nel caso dei migranti sbarcati dalla nave Diciotti - le centinaia di esclusi dal sistema Sprar vadano ad ingrossare i tanti accampamenti informali presenti nella Capitale.

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