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Contrordine, nel Lazio la riapertura delle librerie slitta al 20 aprile

Nonostante le deroghe introdotte dall'ultimo dpcm, nel Lazio slitta la riapertura delle librerie al 20 aprile

Contrordine, nel Lazio la riapertura delle librerie slitta al 20 aprile

Contrordine, nel Lazio le librerie rimangono chiuse nonostante le deroghe introdotte dall'ultimo dpcm. È questo il passaggio più saliente della nuova ordinanza regionale che posticipa la riapertura delle librerie al 20 aprile. Il governatore Nicola Zingaretti tira il freno.

È l'assessore regionale alle Attività produttive, Paolo Orneli, a chiarire la ratio del provvedimento. Si tratta di un modo per dare "il tempo agli esercenti di poter organizzare le misure di sicurezza previste dal decreto, come ad esempio trovare soluzioni per garantire il distanziamento minimo tra le persone nell'accesso e nell'uscita dai locali e durante la loro permanenza, reperire dei guanti monouso da distribuire all'ingresso e favorire l'igienizzazione dei locali. Vogliamo che le librerie riaprano, ma questo deve avvenire nella sicurezza assoluta di lavoratori e clienti". Nel provvedimento viene stabilita anche "la proroga fino al 3 maggio della disciplina oraria dei negozi stabilita il 17 marzo scorso, ossia dalle 8.30 alle 19.00 nei giorni feriali e dalle 8.30 alle 15.00 la domenica, per tutte le attività autorizzate a rimanere aperte (ricordo che dall'obbligo di rispettare questi orari sono esentati, come fino a oggi: farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccai e aree di servizio)", ha aggiunto l'assessore. E non solo. "Analogamente a quanto fatto per i giorni di Pasqua e Pasquetta, è stata disposta la chiusura degli esercizi commerciali, esclusi solo i centri agroalimentari all'ingrosso, per il 25 aprile e il 1 maggio".

Il Lazio non è l'unica regione dove la "cauta" ripartenza approntata dal governo ha subito delle variazioni. In Lombardia restano chiuse librerie e cartolerie, ma libri ed articoli di cancelleria si potranno comunque acquistare negli ipermercati e nei supermercati. In Piemonte le precauzioni sono ancora maggiori, con il governatore Alberto Cirio che ha annunciato di voler proseguire sulla strada del rigore fino al 3 maggio. E così rimangono serrati anche i negozi per l'infanzia, ma "resta salva la possibilità di vendita con consegna a domicilio per tutte le diverse categorie merceologiche". Nel Veneto di Luca Zaia, librerie, cartolerie e negozi per bambini potranno aprire solo due giorni alla settimana, esclusi festivi e prefestivi.

Dalla Campania, invece, è arrivato l'altolà alle riaperture di librerie e cartolerie, mentre per i negozi che vendono abbigliamento per neonati e bambini l'attività sarà limitata a due giorni alla settimana e con orari ridotti.

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