Cronaca locale

"Prima er quartiere, poi se pijamo Roma". Arrestata la baby gang dei pestaggi

In arresto quattro 17enni accusati di pestaggi e rapine ai danni di coetanei a Piazza Sempione. Agivano come una banda e riprendevano le gesta con il telefonino per poi far girare i video

Una baby gang (foto di repertorio)
Una baby gang (foto di repertorio)

Risse, pestaggi e rapine ai danni di coetanei e l’ambizione di “prendersi Roma”. Quattro 17enni sono stati arrestati dai carabinieri di Roma con l’accusa di rapina, tentata estorsione, lesioni e minacce. Dalle indagini è emerso il quadro di una vera e propria baby gang, organizzata, dove ognuno aveva un ruolo preciso. E con richiami espliciti al mito della Banda della Magliana.

Aggressioni e rapine a piazza Sempione

Sono quattro gli episodi contestati agli arrestati, tutti minorenni, che si trovano ora in una comunità, su provvedimento del tribunale dei minorenni di Roma. I pestaggi erano finalizzati a rapinare coetanei o ragazzi poco più grandi. Pugni, calci e schiaffi per portare via contanti, iPhone, braccialetti, orologi e portafogli. Secondo gli inquirenti, i quattro hanno agito con immotivata violenza e per futili motivi, nonché avvalendosi dell'intimidazione di gruppo. Dalle ricostruzioni dei carabinieri, i quattro agivano durante le serate della movida (uno degli episodi contestati è avvenuto nella notte di Halloween).

Spesso con pestaggi e violenza cieca. Uno degli aggrediti ha avuto prognosi pari a 30 giorni. I 17enni utilizzavano la forza del branco per le aggressioni e per evitare di essere sopraffatti puntavano sempre chi era da solo o al massimo in coppia. Ognuno dei componenti della baby gang aveva un ruolo ben definito. Uno di essi, ad esempio, era incaricato di effettuare le riprese con un cellulare per poi caricare i video sulla chat whatsapp del gruppo. I filmati sono stati cancellati, ma i carabinieri contano di recuperarli.

La violenza e l’obiettivo di “prendersi il quartiere”

Proprio nelle chat di WhatsApp i quattro non si nascondevano e rivendicavano le loro bravate: “Se mo famo così, pensate dopo. Se dovemo pijà Roma”. Un riferimento, probabilmente, alla nota frase presente in Romanzo Criminale e ispirata alle gesta della Banda della Magliana. Le gesta dei quattro sono state denunciate in più occasioni anche da residenti e commercianti della zona di piazza Sempione che hanno raccontato ai carabinieri quanto accadeva tra le vie nei pomeriggi e le serate. I carabinieri di Montesacro hanno ricostruito i fatti partendo dalle denunce delle vittime, da alcuni testimoni oculari e dalle immagini delle telecamere di sorveglianza. I quattro 17enni hanno continuato a frequentare le zone della movida di piazza Sempione nonostante sapessero di essere indagati.

Ora per loro, tutti italiani e legati tra loro dal vincolo di amicizia, è scattata la misura cautelare.

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