Quelle fatture intestate ai morti, smascherato raggiro da 12 milioni

Grazie a un'inchiesta della Procura di Roma è stato smascherato un raggiro milionario. Fatture di cantieri e lavori inesistenti venivano intestate a persone già morte

Quelle fatture intestate ai morti, smascherato raggiro da 12 milioni

Un'inchiesta della Procura di Roma ha scoperto un raggiro da 12 milioni di euro, con fatture di lavori inesistenti intestate a soggetti deceduti. Come se questo non bastasse i lavori elencati riguardanti l'efficientamento energetico non erano mai stati fatti. Gli imbroglioni del credito d'imposta, come riportato da Repubblica, avrebbero incassato ben 12 milioni di euro grazie al sistema del Superbonus 110%. Si tratta di pregiudicati alcuni dei quali in contatto con narcotrafficanti o esponenti della Banda della Magliana.

Truffa aggravata e autoriciclaggio

Sono sei le persone fermate: tre sono finite dietro le sbarre, le altre agli arresti domiciliari. Undici nomi iscritti nel registro degli indagati. Le accuse, a vario titolo, sono di truffa aggravata e autoriciclaggio. Avrebbero emesso fatture per lavori mai fatti. Sarebbero "94 fatture per operazioni inesistenti aventi ad oggetto lavori rientranti nel cosiddetto Superbonus 110%, di fatto mai eseguiti, per un importo complessivo pari a 10.212.162 euro". Inoltre, come si legge negli atti: "Tra i destinatari delle 94 fatture, 30 risultano proprietari o possessori di immobili sul territorio nazionale, requisito essenziale per fruire dell'agevolazione fiscale, e 2 sono deceduti in data antecedente all'emissione della fattura".

Fatture milionarie inesistenti

Ad aver emesso fatture false è stata l'azienda E. Costruzioni srl, amministrata dal signor Antonino Cerchiari che, come scrive il Nucleo Valutario della Guardia di Finanza, risulta non avere alcuna esperienza nel settore edilizio. Non avrebbe neppure mai presentato dichiarazioni fiscali. L'indagato è stato arrestato per droga dai carabinieri ed è sposato con Ivana Santoro, sorella di Rossana Santoro, moglie di Francesco Zumpano, legato al nucleo originario della "Banda della Magliana". Tra gli altri indagati ci sono anche Daniele Marafino, un "pluripregiudicato per gravi reati in materia di stupefacenti, con pesanti condanne espiate fino ai primi mesi del 2021, che risulta anche beneficiario degli inesistenti lavori edili svolti dalla E. Costruzioni, improvvisato legale rappresentante di una società di ferramenta, la E. R. Met., che pur non avendo dipendenti e non acquistando materiale o servizi, emette fatture milionarie nei confronti della E. Costruzioni".

Proseguendo nella lista compare anche il nome di Marco Angelini, arrestato in compagnia di importanti pregiudicati.

Nel registro figurano inoltre ingegneri e commercialisti che, secondo le indagini, avrebbero certificato dei lavori mai realizzati, così da assicurare agli indagati crediti d'imposta. Nella giornata di giovedi la guardia di finanza ha sequestrato 4 milioni e mezzo di euro.

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