Cronaca locale

Soldi della camorra "ripuliti" coi film

Tra le pellicole coinvolte anche la commedia “All’alba perderò” con Angela Finocchiaro, Pupo e Paolo Calabresi

Soldi della camorra "ripuliti" coi film

Anche la commedia “All’alba perderò” con Angela Finocchiaro, Pupo e Paolo Calabresi è finita inconsapevolmente all’interno di un’indagine dell’antimafia capitolina. Il film, infatti, è stato utilizzato per riciclare il denaro della camorra. Secondo quanto riporta il Corriere Roma, gli indagati investivano soldi sporchi nella produzione valorizzando lo “sponsor”, un vino dei Castelli.

Il Nucleo economico finanziario della Finanza ha messo nel mirino Sergio Gallo, dipendente della Femar Vini srl che avrebbe svolto il ruolo da finto sponsor. Al suo fianco il 46enne Daniele Muscariello, la mente presunta dell’operazione di riciclaggio in favore del clan camorristico D’Amico-Mazzarella, del quartiere San Teduccio a Napoli.

I giudici del Tribunale del Riesame hanno confermato il carcere per Gallo e sono spuntate nuove intercettazioni a sostegno dell’ipotesi di accusa. Emerge, infatti, una “certa consapevolezza” del ruolo giocato.“Stanno indagando e dobbiamo stare attenti al fatto delle società… se no prendiamo riciclaggio”, il messaggio di uno dei sodali di Muscariello, indagato appunto per riciclaggio aggravato dal metodo mafioso ed emissione di false fatture.

I pubblici ministeri Cascini e Minisci hanno ricostruito con dovizia di particolari il modus operandi di Muscariello & Co. Prima il ritiro del denaro in contanti dagli indagati Salvatore Varlese e Giovanni Sanges e talora dai coindagati Catello Pontone (Arma dei Carabinieri) e Michele Olivieri (Polizia), poi la consegna alla Femar, direttamente nelle mani di Sergio Gallo. Da qui i trasferimenti per la “ripulitura” in favore della camorra. Raggiunto dal Corriere, il legale di Gallo ha tenuto a precisare:“Il mio cliente era un semplice dipendente della società di vini e in quanto tale ignorava il giro di contanti oggetto d’indagine. Dimostreremo la sua estraneità”.

La somma totale stanziata per il film “All’alba perderò” era di 1 milione e 200 mila euro, ma il sodalizio era al lavoro anche per un altro lungometraggio: “L’amore rende belli”, adattamento cinematografico del romanzo di Fabiola Cimminella.

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