Coronavirus

Se la prendono con lo shopping, ma il caos è (ancora) sui mezzi

Nei giorni delle polemiche per gli assembramenti nelle vie commerciali delle città italiane per lo shopping natalizio, è caos sui mezzi pubblici della Capitale: un video mostra centinaia di persone accalcate all'ingresso della stazione metro Anagnina

Se la prendono con lo shopping, ma il caos è (ancora) sui mezzi

"Mettetelo sui social questo video, è veramente una cosa da denuncia". A pronunciare queste parole è una donna infuriata, che assieme ad altre centinaia di persone sta tentando di raggiungere i varchi d’accesso della stazione Anagnina della metropolitana di Roma.

Un fiume di persone che riempie l’atrio attraverso il quale si accede alle gallerie. Gli utenti incedono lentamente, spalla a spalla, schiacciati l’uno sull’altro come sardine. Le immagini choc sono state catturate da un telefonino martedì mattina, proprio mentre sui giornali si parla di "terza ondata". Proprio mentre virologi, opinionisti e membri del governo puntano il dito contro gli italiani che si sono riversati nelle vie commerciali delle principali città italiane per lo shopping natalizio.

Sotto i tunnel della metropolitana, sovraffollata di persone, però, il rischio contagio è altrettanto alto, con buona pace delle mascherine. Del resto gli esperti, come Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani, continuano a ripeterlo: "I trasporti vanno preservati e potenziati". "Mettere in sicurezza la scuola e i trasporti deve essere ora l'obiettivo primario per evitare ad ogni costo che queste strutture possano trasformarsi in potenziali incubatori del virus – ha dichiarato ieri Vaia - sono settori che vanno posti al centro delle nostre attenzioni in questa fase".

Le immagini amatoriali girate nella metropolitana di Roma dimostrano però come l’appello sia rimasto lettera morta. Eppure, ricordava nei giorni scorsi il coordinatore della task force anti-Covid del governo, Agostino Miozzo, durante un’audizione al Senato sul tema scuola, "sin dal 18 di aprile" il Cts ha "suggerito al governo una serie di indicazioni che raggruppavano tutti gli ambiti relativi alla scuola a partire dai trasporti". Quello del trasporto pubblico è un nodo cruciale per evitare la diffusione del contagio anche secondo la Commissione europea che all’inizio di dicembre raccomandava di "potenziarlo".

"Ove possibile – scrivevano le istituzioni Ue - le opzioni e le capacità di trasporto pubblico dovrebbero essere aumentate, per ridurre l'affollamento, in particolare in quei giorni o in quelle fasce orarie in cui è previsto un maggiore afflusso di passeggeri, per assicurare il distanziamento sociale". Invece a Roma le scene sono le stesse dello scorso ottobre, quando a denunciare gli assembramenti nel capolinea San Giovanni della metro C, fu il leader della Lega, Matteo Salvini.

"Anche questa mattina nelle stazioni della metropolitana della Capitale, in particolare alla fermata Anagnina, abbiamo assistito a scene surreali con assurdi assembramenti di persone ai tornelli", scrivono in una nota consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Chiara Colosimo, il capogruppo del VII Municipio, Fulvio Giuliano, e i dirigenti romani del partito Mariagrazia Cacciamani e Valter Conti. "Il trasporto pubblico locale, come più volte abbiamo denunciato, si conferma come il più pericoloso veicolo di contagi – continuano - appare assurdo, quindi, che il governo e le amministrazioni locali insistano a prendere provvedimenti contro commercianti e attività produttive e continuino a trascurare o quanto meno a sottovalutare una situazione che sta diventando sempre più esplosiva".

Una situazione che, accusano gli esponenti del partito di Giorgia Meloni, mette a rischio non solo gli utenti, ma anche "gli stessi operatori del servizio pubblico abbandonati oramai al loro destino senza nessuna tutela per la loro salute".

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