Cronaca locale

I lavoratori Ama: “Basta raccogliere i rifiuti con le mani”

I lavoratori della municipalizzata Ama sono stanchi di raccogliere i rifiuti con le mani. Per il sindaco capitolino l’emergenza sarà superata entro una settimana e si tornerà alla situazione prima del rogo

I lavoratori Ama: “Basta raccogliere i rifiuti con le mani”

I lavoratori Ama sono stanchi di raccogliere i rifiuti dalle strade di Roma con le mani e non hanno più intenzione di stare zitti. A spiegare bene la situazione ci pensa un volantino che sta girando in questi giorni tra i dipendenti della municipalizzata: "Basta raccogliere i rifiuti con le mani". Mancando sia i bobcat che le casse ragno, entrambi strumenti necessari per rimuovere i rifiuti, i netturbini vengono così invitati a lasciare i sacchetti zeppi di immondizia per terra e sui marciapiedi, e a non sollevarli a mano, come invece avevano fatto nelle scorse settimane.

Un pericolo per la salute

Come riportato da RomaToday, questa attività è stata definita "logorante e devastante per la salute e la sicurezza, con possibili gravi ripercussioni a livello muscolo-scheletrico". Oltre al caldo record e persistente di questo luglio, alla mancanza di casse ragno e bobcat, spesso non ci sono neppure delle pale per aiutare i lavoratori a togliere i rifiuti abbandonati sull’asfalto. Liberare le strade dalla monnezza, e anche le aree intorno ai cassonetti straripanti di sacchi dell’immondizia, diventa quindi ancor più una impresa titanica. Ma adesso i dipendenti Ama sono stanchi, anche perché la situazione, già critica in precedenza, è andata ad aggravarsi ulteriormente dallo scorso 15 giugno, quando un incendio ha bloccato uno dei due tmb di Malagrotta. Dal giorno seguente al rogo, sono aumentate a dismisura le tonnellate di rifiuti da togliere dai secchioni e dai marciapiedi.

Cosa chiedono i lavoratori Ama

Come denunciano i dipendenti, le modalità di lavoro non sarebbero adeguate alle mansioni eccezionali a loro richieste. Ad aiutarli sono scesi in campo i rappresentanti delle tre sigle sindacali Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel, che hanno inviato una lettera firmata al direttore generale Andrea Bossola. L’intento è quello di spiegare una volta per tutte, chiarendo bene la situazione, le ‘pessime condizioni’ di lavoro a cui sono costretti i lavoratori. Nella missiva si legge: "Purtroppo, ancora una volta, siamo a segnalare che le operazioni vengono svolte, in alcuni casi, in carenza di attrezzature (in alcune zone ci segnalano addirittura la carenza di pale...) ma soprattutto in carenza di sicurezza". Viene poi sottolineato che "considerate le quantità dei rifiuti da rimuovere e le temperature estreme in cui sono chiamati ad operare i lavoratori, tali operazioni non possono essere svolte manualmente senza l'ausilio delle casse ragno. Inoltre si evidenzia che a parte del personale neoassunti, ad oggi, è stato consegnato solo il vestiario invernale".

Tra le varie richieste che vengono fatte c’è anche quella che le operazioni possano essere preferibilmente svolte durante i turni serali e notturni, in modo da cercare di ovviare al caldo record, evitando così le ore peggiori del giorno, in cui le temperature sono roventi. Infine, viene precisato che, qualora non venga data risposta su quanto chiesto, "sarà nostra premura richiedere le necessarie verifiche ai competenti uffici del Servizio sanitario regionale".

Gualtieri: "Entro una settimana emergenza superata"

Precedentemente, si parla di qualche anno fa, i camion Ama giravano per Roma con a bordo un autista e due operatori. Questi svuotavano i secchioni e ritiravano anche i rifiuti appoggiati a terra. Adesso invece sono diverse squadre a svolgere queste due semplici operazioni e in momenti diversi. Qualcosa sembra però non essere ben organizzato, e così saltano i giri di raccolta e i romani si trovano le strade e i marciapidi zeppi di immondizia, mentre i cassonetti sono invece vuoti. Questa mattina il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, intervistato da Rtl, ha reso noto, forse un po' troppo ottimisticamente che, dopo il rogo del Tmb di Malagrotta "stiamo lavorando con il massimo impegno" per ripulire la Capitale e che "entro una settimana l'emergenza sarà superata, torneremo alla situazione precedente all'incendio". Ha poi aggiunto che, per arrivare a raggiungere l'eccellenza, ovvero a far sì che“Roma sia pulita come merita, come un borgo del Trentino, ci vorranno un paio di anni". La speranza è l'ultima a morire.

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