Una protesta che si trasforma in un inno di libertà. Libertà contro la politica e le sue mancanze. Lasciateli lavorare, verrebbe da dire. Saracinesche abbassate per una decina di negozi di via del Tritone e piazza Barberini. In pieno centro a Roma. La contestazione nasce per chiedere l’immediata riapertura della fermata Barberini della metro A, chiusa dallo scorso 23 marzo a seguito di un incidente sulle scale mobili. Il riavvio della stazione slitta da settimane. Ultima data annunciata: 8 dicembre, ma solo per il flusso in uscita, anche questa disattesa.
Su tutte le furie i negozianti che ormai da mesi lamentano il calo di introiti dovuto alla riduzione del flusso turistico in zona. Contemporaneamente, quindi, dalle 9 alle 11, i commercianti sono scesi in piazza. Questa mattina in circa cento si sono ritrovati, muniti di cartelli, per l’ennesima protesta. Su tutte le vetrine e le serrande abbassate hanno attaccato un cartello con la scritta “Chiuso per incompetenza comunale”. “Dovete aprirci la metro, Raggi apri questa benedetta metro! - hanno scandito dal megafono i commercianti - è uno scempio, una vergogna. Ora basta”.
La stazione è sbarrata, come detto, dal 23 marzo scorso, dopo che una delle scale mobili si accartocciò bloccandosi e mettendo a rischio la vita dei cittadini presenti nella stazione. Da allora le notizie di una riapertura si sono susseguite senza mai essere rispettate e per diversi mesi Barberini è rimasta chiusa in contemporanea a Spagna e Repubblica (poi riaperte). Anche l’ultima data annunciata ai commercianti, l’8 dicembre, è risultato essere un bluff di un’amministrazione bugiarda.
“La prima volta ci avevano detto che la stazione avrebbe aperto a novembre - ha spiegato al quotidiano Repubblica uno dei rappresentanti dei commercianti - poi l’8 dicembre. Questa data è stata superata da due giorni, siamo quasi a Natale e la fermata è ancora bloccata. Non è più possibile continuare così”. Alcuni dei negozianti registrano un calo del fatturato del 40%. Li stanno riducendo sul lastrico.
“Ora ci dicono dal cantiere che stanno usando i pezzi di una scala funzionante per riparare quella rotta. Ma si è mai vista una cosa del genere in una città occidentale?”. Nel mirino dei commercianti sono finiti Atac e il sindaco, Virginia Raggi. Tanti i cori e i cartelli contro di lei con scritte come “Degrado totale, Raggi buon Natale” e “Una sola parola: vergogna”. La serrata ha suscitato anche l’interesse della politica.
“Il comune di Roma risarcisca i commercianti per i danni che stanno subendo a causa della chiusura della stazione della metropolitana di Barberini. Raggi non può ignorare le loro proteste”. È quanto afferma Stefano Pedica del Pd. “In attesa di sapere quando riaprirà la stazione della metro - aggiunge Pedica - è giusto che il Campidoglio sostenga i commercianti che hanno registrato un notevole calo degli affari. Tra pochi giorni è Natale.
Cosa dirà la sindaca ai turisti che troveranno le porte della metro sbarrate? Dirà che è passato lo tsunani-Raggi? Oramai siamo alla frutta”. Questa è solo la cronaca dell’ultimo caso di criticità di una città allo sbando.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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