Nel Lazio c'è il coronavirus, ma il segretario della giunta Zingaretti si aumenta lo stipendio

L'aumento di 30mila euro per il segretario della giunta regionale del Lazio fa discutere. L'attacco del capogruppo leghista alla Pisana, Angelo Tripodi: "Ingiustificato e inopportuno, Zingaretti dia spiegazioni"

Nel Lazio c'è il coronavirus, ma il segretario della giunta Zingaretti si aumenta lo stipendio

Fa discutere il ritocco a rialzo dello stipendio del segretario della giunta di Nicola Zingaretti. Un aumento di trentamila euro deciso in una delibera di giunta votata in tempi di emergenza coronavirus. È il 18 febbraio e la maggioranza che sostiene il governatore Dem mette nero su bianco che lo stipendio annuo lordo di Luigi Ferdinando Nazzaro, che da un anno svolge il ruolo di segretario della giunta, deve passare da 90mila a 120mila euro. Tra le mansioni di Nazzaro ci sono quella di vigilare sullo svolgimento delle sedute per garantire che tutti gli standard siano rispettati e che quindi i provvedimenti varati dall’amministrazione siano effettivamente legittimi.

Per questi compiti lo scorso anno Nazzaro aveva firmato un contratto di 90mila euro lordi. Una cifra giudicata "giusta ed equa" per la mole di lavoro prevista nell'accordo. L’oggetto del contendere, quindi, non sono i 120mila euro in sé, visto che, come riferisce il Tempo che ha dato notizia dell’accaduto, la cifra rispetta gli standard di fascia. Per il segretario di giunta, infatti, è prevista una retribuzione massima di 155mila euro. Il problema, attaccano dall’opposizione, è che le mansioni del segretario non sono cambiate di una virgola. Perché, quindi, se un anno fa quella di 90mila euro veniva considerata una giusta retribuzione per le prestazioni indicate nel contratto, ora viene aumentata senza giustificazioni, si domanda il capogruppo leghista al Consiglio Regionale, Angelo Tripodi.

Sul tema il consigliere di opposizione ha presentato un'interrogazione alla Pisana. A far discutere è anche il fatto che il "premio" per la "professionalità" del segretario è stato assegnato negli stessi giorni in cui allo Spallanzani erano ricoverati i primi infettati italiani dal coronavirus. Proprio il 18 febbraio, inoltre, a Codogno si accendeva il primo focolaio dell’epidemia. Un fatto che, a giudicare dal tenore dei provvedimenti adottati in quei giorni, nel Lazio veniva preso sottogamba. Del resto in quegli stessi giorni il governatore Zingaretti sciorinava i dati dell’influenza stagionale e minimizzava sui contagi da Covid-19. Come è possibile, si domanda Tripodi, che "in un momento storico in cui la sanità regionale sta compiendo degli sforzi economici imposti da un’emergenza sanitaria straordinaria e senza precedenti, si riesca a trovare modalità e risorse per aumentare lo stipendio, peraltro in maniera ingiustificata, a un alto dirigente fiduciario".

Il consigliere leghista, sentito dal Tempo, parla quindi di aumento "arbitrario" visto che i "compiti" sono "rimasti immutati". Insomma, spiega Tripodi, se è vero che lo stipendio rientra negli standard, è anche vero che un aumento del genere deve essere giustificato dalla crescita della mole di lavoro. Non si tratta, infatti, di una cifra trascurabile, ma dell'equivalente dello stipendio annuale di un impiegato di fascia media. Una modifica tanto più "inopportuna", attacca il consigliere di opposizione, considerando il tempismo con cui è stata ratificata. Tra l’altro, nota Tripodi, l’aumento non è stato neppure reso noto sul sito della giunta.

La richiesta di

chiarimenti è quindi indirizzata direttamente al governatore Nicola Zingaretti, a cui il capogruppo leghista chiede spiegazioni sul "premio" dato ad uno dei suoi fedelissimi, che però sembra essere ingiustificato.

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