Coronavirus

La quarantena non ferma i ladri

Migranti e rom, noncuranti della quarantena, proseguono le loro azioni di criminalità nelle deserte strade della Capitale

La quarantena non ferma i ladri

A Roma nemmeno la quarantena ferma i furti dei ladri, probabilmente di etnia rom. In una Capitale quasi deserta, priva di turisti e con i suoi residenti costretti a seguire restrizioni di "stampo cinese", un gruppo di persone finge di camminare con i carrelli della spesa in mano. Peccato che, al loro interno, ci sia della refurtiva e non prodotti alimentari.

Malafede? Pregiudizio? No, basta vedere il filmato fino alla fine per accorgersi che uno di loro, in barba ai rischi di un contagio da coronavirus, si aggira tra le auto parcheggiate, ne scassina una e, indisturbato, porta via quel che trova. Il video, girato a Trastevere, ricorda molte altre situazioni di illegalità che si stanno verificando in questi giorni. A rilanciarlo sui suoi canali ufficiali è Roma fa Schifo, seguitissimo blog che dal 2008 raccoglie le denunce dei romani. "Altro che lockdown alla cinese con videosorveglianza, app, georeferenziazione e controlli con i droni. Qui c'è il lockdown alla romana: ovvero la gente normale rispetta le norme, mentre i prepotenti fanno come gli pare", scrivono gli amministratori del blog.

Ma l'episodio di Trastevere non è certo un caso isolato. Da quando il premier Giuseppe Conte ha annunciato l'Italia "zona protetta", arrivano segnalazioni analoghe dai quattro angoli della Capitale. Alla periferia est della città, ad esempio, a tenere banco è la questione dei migranti accolti nello Sprar di via della Riserva Nuova. Anche loro, in barba a divieti e restrizioni, sono stati immortalati dagli abitanti del quartiere mentre si muovono in gruppo, senza rispettare la distanza interpersonale e senza mascherine. Tanto che Fratelli d'Italia ha interessato della questione il governo con un'interrogazione a firma del vicepresidente dalla Camera Fabio Rampelli. E non solo. Il consigliere del Municipio in cui si sono verificati gli avvistamenti, ossia il VI, ha lanciato un'idea: quella di far pagare alle cooperative che hanno in carico gli extracomunitari le multe per la violazione delle restrizioni. L'emergenza sanitaria non ha fermato neppure il rovistaggio nei cassonetti, come hanno denunciato alcuni residenti dalle colonne del nostro quotidiano. In particolare in IV e X Municipio, dove i nomadi continuano a recuperare materiali di scarto e metalli dalla spazzatura "sempre alla stessa ora, ogni mattina, proprio come se nulla fosse, mentre noi siamo costretti a rimanere rinchiusi a casa".

"Siamo stanchi della logica dei due pesi e delle due misure, le regole devono valere per tutti, a maggior ragione in un momento delicato come questo".

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