Ragazza morta dopo un ricovero in ospedale: indagini per omicidio colposo

La ragazza non respirava bene quando è andata in ospedale per farsi visitare. Ma il medico le avrebbe prescritto solo delle gocce per tranquillizzarla

Ragazza morta dopo un ricovero in ospedale: indagini per omicidio colposo

Probabilmente un caso di malasanità. Ma la dinamica non è ancora chiara. Tragedia a Montefiascone, comune in provincia di Viterbo, dove una ragazza di 16 anni è stata trovata priva di vita nel letto dai genitori. La giovane, alle prese con problemi di salute da alcuni giorni, era stata portata in ospedale e poi dimessa. La procura ha ora aperto un’inchiesta per omicidio colposo.

Il fascicolo è al momento contro ignoti. I magistrati hanno disposto l’autopsia sul corpo che verrà eseguita martedì. In una nota congiunta, il procuratore di Viterbo e i carabinieri, spiegano che sabato mattina i militari sono stati chiamati alle 8 dai familiari della ragazza che poco prima l’avevano trovata riversa sul letto senza vita. Gli uomini dell’Arma sono arrivati nell’abitazione insieme ai sanitari del 118 che ne hanno constatato il decesso per arresto cardiorespiratorio.

I militari hanno avviato gli accertamenti acquisendo testimonianze e materiale documentale, coordinati dal pm responsabile del procedimento, Eliana Dolce, che ha disposto per martedì 18 febbraio l’autopsia per chiarire le cause del decesso. Una tragica morte che ha scosso profondamente l’intera comunità, colpita dal tragico lutto. Il nonno della ragazzina, sulle pagine di Repubblica, ha dichiarato che la nipote non stava bene da una ventina di giorni. Sabato si era sentita peggio del solito. Così la madre ha chiamato l’ambulanza che l’ha portata in codice verde all’ospedale di Belcolle.

Secondo quanto riportato dall’uomo, il medico che l’ha visitata le avrebbe avviato un percorso psichiatrico. Poi le avrebbe prescritto l’En, ossia benziodiazepina con funzioni ansiolitiche. Poi l’ha mandata a casa, ma la ragazzina respirava male. Aurora e Anna Maria, la madre, sono uscite per aspettare il padre. Aurora ha appoggiato il capo sulla spalla della mamma. In macchina è seduta dietro, ma dato che respirava male è passata davanti. A casa non voleva stare sola, si è stesa sul divano. La mamma ha preparato da mangiare, poi l’ha messa a dormire nel letto con lei. La veglia per tutta la notte e verso l’alba ha chiamato il marito che in quel momento era in bagno. Urla: “Corri presto non respira, non respira”.

Aurora è morta tra le braccia della madre e i genitori non sono riusciti a fare nulla per impedirlo. Sulla morte della ragazza indagano i carabinieri e la procura di Viterbo, mentre la salma è stata trasferita in obitorio a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Una leggerezza dei medici? O la patologia di Aurora in ospedale non si era manifestata in tutta la sua tragicità? Prima dell’autopsia non si possono azzardare ipotesi. Ma gli inquirenti sono pronti ad accertare eventuali responsabilità.

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