Cronaca locale

"Piazzale Loreto". Furia antifascista su Michetti

Insulti e minacce di morte: vandalizzato il comitato elettorale del candidato sindaco del centrodestra

"Ricordati piazzale Loreto". La furia antifascista contro Michetti

Due scritte sono apparse nella notte sulla sede del comitato elettorale di Enrico Michetti, candidato sindaco del centrodestra, in via Antonio Malfante, a Piazza Navigatori nella zona di via Cristoforo Colombo, nei pressi di largo Loria. Una prima scritta, con stella a cinque punte, è stata fatta sul logo del comitato, mentre la seconda su un muro adiacente: “Fascista ricordati piazzale Loreto”.

Le scritte vandaliche

A dare la notizia è stato Francesco Lollobrigida, deputato di Fratelli d’Italia: “Nella notte criminali comunisti vandalizzano con scritte la sede del comitato Michetti: appaiono la stella a cinque punte delle Brigate rosse e minacce di morte". Il capogruppo FdI alla Camera ha sottolineato che “è gravissimo quanto sta accadendo in Italia, dove è sempre più evidente che il clima di odio, fomentato da una quanto mai verosimile strategia della tensione sta portando agli stessi effetti che suscitò negli anni Settanta". Ha quindi concluso:"Ci aspettiamo una immediata presa di distanza da parte di tutte le forze politiche e democratiche che hanno assunto posizione rispetto ad analoghi eventi". Le scritte sono state realizzate con una bomboletta spray di colore rosso e sono stati alcuni membri dello staff del candidato a trovarle il mattino seguente. In una nota, il comitato elettorale Michetti sindaco ha scritto: “Vere e proprie minacce e intimidazioni, alimentate da un clima di odio che va avanti dall’inizio della campagna elettorale nei confronti di tutto il centrodestra. Questo è il risultato”.

Scritta vandalica comitato Michetti

Michetti: "È stato profanato il mio comitato elettorale"

Michetti, nel corso della registrazione del confronto con Roberto Gualtieri in onda oggi al TgR Lazio su Rai3, ha raccontato quanto avvenuto:"È stato profanato il mio comitato elettorale, hanno scritto fascista accanto al mio nome. Io ho avuto una sola tessera, quella della Dc, tutta la mia vita è stata improntata agli ideali degasperiani". Il candidato sindaco al ballottaggio domenica prossima, 17 ottobre, ha tenuto adire che è una vergogna e che non si vince in questo modo. Si è detto inoltre sconcertato del fatto che si arrivi a livelli così bassi "per uccidere una persona". Anche Roberto Gualtieri, candidato sindaco di Roma per il centrosinistra, ha criticato quanto avvenuto definendola una cosa deprecabile e sottolineando che le persone vanno sempre rispettate come ha fatto lui. “C'è una leale competizione con lo sfidante” ha aggiunto Gualtieri esprimendo infine tutta la sua solidarietà allo sfidante. Intanto nella mattinata di oggi è arrivata la polizia scientifica nella sede elettorale per effettuare i rilevamenti del caso necessari a identificare i colpevoli.

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