Cronaca locale

A Roma vietato morire: "Tra 15 giorni spazi terminati nei cimiteri"

Si cercano soluzioni tampone, in attesa di programmare un piano strutturale. L’accelerata è stata imposta soprattutto per le esumazioni

Il cimitero del Verano
Il cimitero del Verano

Le morti per Covid-19 hanno reso ancora più drammatiche le condizioni dei cimiteri di Roma, saturi al punto da creare una preoccupante emergenza. Tutto esaurito al Laurentino, con le cremazioni a numero chiuso, e difficoltà sempre più evidenti per le sepolture: pochi posti disponibili anche al cimitero Flaminio. Come riporta Il Messaggero, è la Federazione nazionale delle imprese delle onoranze funebri (Feniop) a lanciare il grido d’allarme. A quanto pare le esumazioni hanno accumulato un ritardo di dieci anni e adesso diventa difficile sistemare le salme. La vicenda ha investito, dopo il blocco dell’altro cimitero di Trigoria, la commissione Ambiente del Comune di Roma.

Si cercano soluzioni tampone, in attesa di programmare un piano strutturale. “Con i campi di sepoltura ripristinati – ha dichiarato il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo – cerchiamo di risolvere il disagio almeno per un mese e mezzo”, ma forse si riuscirà a mettere una toppa solo per due settimane. L’accelerata è stata imposta soprattutto per le esumazioni. A Prima Porta si scava per disseppellire persone interrate nel lontano 2001. Ma è una lotta contro il tempo, tra delibere e autorizzazioni, i necessari passaggi burocratici che creano fastidiose lungaggini. In più, ad aggravare la situazione, c’è stato anche il raid dei giorni scorsi negli uffici dell’Ama, la società che gestisce l'espletamento dei servizi cimiteriali e si occupa del mantenimento del decoro urbano nel territorio di Roma.

Ignoti hanno messo sottosopra le pratiche di autorizzazioni alle cremazioni, un atto probabilmente intimidatorio, dato che non è stato trafugato nulla. Ciò preoccupa non poco gli amministratori di Roma, alle prese con un problema che rischia di diventare sempre più serio. I cittadini cominciano a lamentarsi dei disservizi e soluzioni a breve termine non ce ne sono. A Roma, quindi, è vietato perfino morire. Nella Capitale, anche il settore dei cimiteri è nel caos, fra liste d’attesa infinite, manutenzioni al palo, insicurezza e abusivismo.

Ama, attraverso la Direzione cimiteri capitolini, gestisce a Roma gli 11 cimiteri comunali, che hanno un’estensione territoriale complessiva di oltre 250 ettari.

I tre cimiteri principali Verano, Flaminio-Prima Porta e Laurentino, definiti “maggiori”, sono i più estesi: Verano 83 ettari, Flaminio-Prima Porta 140 ettari e Laurentino 21 ettari; gli altri otto, classificati come “minori”, sono i cimiteri di Ostia Antica, San Vittorino, Isola Farnese, Castel di Guido, Cesano, Maccarese, Santa Maria del Carmine-Parrocchietta, Santa Maria di Galeria.

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