Cronaca locale

Sesso con studentessa: bidello dovrà risarcire 53mila euro

È stato condannato a risarcire l’istituto per cui lavorava. Approfittando della sua posizione aveva circuito una studentessa di appena 16 anni

Sesso con studentessa: bidello dovrà risarcire 53mila euro

Una notizia che arriva direttamente dai banchi di una scuola superiore. Questa è la storia di un uomo che riesce a conquistare una ragazza molto più piccola di lui che studiava nello stesso istituto in cui lui lavorava. Ha avuto un rapporto sessuale con una studentessa di sedici anni che ha circuito e sedotto nei corridoi di una scuola di Albano, comune dei castelli romani.

Per questo un bidello è stato condannato a risarcire l’istituto con oltre 53mila euro. Somma che la scuola aveva già dovuto versare alla vittima, plagiata da questo criminale molto più grande di lei. Nonostante il rapporto sessuale si sia consumato all’esterno dell’istituto, infatti, è al suo interno che il collaboratore scolastico ha avvicinato la studentessa, iniziando a parlarle, telefonandole e accompagnandola in bagno.

Il tribunale di Velletri lo aveva giù condannato a tre anni e dieci mesi di reclusione più a risarcire la scuola di 50mila euro. Anche l’istituto è stato condannato tanto che aveva già pagato i 53mila alla vittima. Dopodiché ha impugnato la sentenza e si è rivolta alla corte di Cassazione che ha rimandato il processo ai giudici di secondo grado. Ora il bidello dovrà risarcire la scuola.

L’uomo aveva approfittato della sua posizione per avvicinare la studentessa. Aveva pianificato tutto nei minimi particolari per mettere in atto il suo piano. Ma consumare un rapporto sessuale con un minorenne è un reato molto grave, soprattutto se si lavora all’interno della scuola. Proprio per questo motivo è stato condannato dai giudici a tre anni e dieci mesi di reclusione. E a un risarcimento di oltre 50mila euro nei confronti della scuola.

È di questi giorni un’altra notizia simile avvenuta però nel nord dell’Italia. Violenza sessuale aggravata e continuata. È questo il reato di cui dovrà rispondere un 52enne tunisino, regolare sul territorio italiano e residente in provincia di Como, ai danni di due bambine minorenni. I genitori delle due giovani vittime si fidavano ciecamente di lui, tanto da affidargli la cura delle proprie figlie quando si assentavano da casa per lavoro.

Lo straniero non ha avuto alcuna pietà e, certo della sua insospettabilità, ha approfittato delle innocenti ragazzine costringendole a un orrore quotidiano, lento e doloroso. Lo ha fatto per ben due anni, senza mai mostrare il benché minimo ravvedimento. Minacce e botte. Così le due bambine subivano terribili e umilianti sevizie dal tunisino, risucchiate in una spirale di violenza.

Dopo anni di paura, l’uomo è stato arrestato.

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