Cronaca locale

Spunta un altro errore sulla targa per Ciampi

Non c’è pace per la targa in ricordo di Ciampi. Su Twitter circola un altro errore sulle date di nascita e di morte

Spunta un altro errore sulla targa per Ciampi

Dopo il nome scritto in modo sbagliato sulla targa in ricordo dell’ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, eccone un altro, diverso ma riguardante sempre lo stesso pezzo di marmo. Il nuovo errore è stato segnalato questa volta sui social: la posizione dove sono state collocate le date di nascita e di morte non è giusta. Sull’account Twitter di Fabrizio Bentivogli si legge: “La data di nascita e di morte andrebbe sotto il nome. Altrimenti sembra che Ciampi esercitò il ruolo di capo dello Stato per 96 anni. #virginiaraggi #bastacosì”.

Sulla targa è sbagliata anche la data

Alla Simonedil srl di Artena, l’azienda abituata da anni a lavorare il marmo, come fa notare Repubblica, preferiscono non rispondere né rilasciare dichiarazioni (tenete bene in mente dove si trova l'azienda marmista in questione, perché poi ci sarà un errore, made in Raggi, anche su questo). Forse il silenzio è dato dal fatto che sono già abbastanza irritati dopo l’ultima imprecisione commessa sulla scrittura del nome Azeglio sulla targa posta a Largo Azeglio Ciampi, dove era invece stato scritto Azelio. La ditta in quella occasione aveva però tenuto a sottolineare che la gaffe non era stata loro ma del Campidoglio che aveva approvato quanto scritto sul marmo.

L’azienda di via Fleming ha infatti assicurato di aver ricevuto da Roma Capitale le indicazioni su cosa scrivere e di aver preparato una bozza , poi spedita direttamente al Campidoglio perché venisse approvata. Nessuna correzione venne fatta. L’errore del nome è quindi da attribuire direttamente a Roma Capitale e lo sbaglio è stato poi notato solo poco prima dell’inaugurazione, al momento di scoprire la targa. La ditta di marmi sostiene che “è andata esattamente così”. Si è quindi cercato di rimediare al grave errore dicendo che la targa era scheggiata e che doveva essere cambiata prima di venire scoperta. Ma un velo trasparente non ha potuto però nascondere la svista, balzata agli occhi di tutti.

Per la Raggi un errore dietro l'altro

La Raggi in quel caso ha dato la colpa alla funzionaria incaricata di contattare l’azienda per realizzare la targa. E via alle polemiche, con i grillini che non hanno perso tempo a gridare al complotto nei confronti della povera sindaca sempre additata per tutto ciò che non funziona a Roma. Il che è anche normale, dato che è lei il sindaco della Città Eterna e dovrebbe controllare ogni cosa, o almeno avere collaboratori capaci di farlo al posto suo. Ed ecco poi la Raggi prendersela addirittura con la ditta marmista che ha vinto la gara: “Purtroppo la gara è stata vinta da una ditta di Velletri, fosse stata di Roma probabilmente la targa sarebbe stata cambiata ancora prima della cerimonia”. Altro errore, la ditta in questione non è di Velletri ma di Artena. Lo sbaglio della Raggi è stato seguito dalla risposta stizzita del sindaco di Velletri, Orlando Pocci che ha subito ribattuto: “Invierò una lettera ufficiale alla sindaca Raggi, invitandola a chiedere scusa alla città di Velletri per quel superficiale accostamento e la invito a venirci a trovare. Sarà l'occasione per farle conoscere la nostra cultura e anche la straordinaria bravura dei nostri artigiani”.

E a rincarare la dose anche la vice sindaco, Giulia Ciafrei, che ha spiegato: “Se la Raggi conoscesse il dialetto velletrano saprebbe che noi la "gl" nun ce la levemo ma ce la mettémo come in: cuglio, caglina, Oglio e coglio. Figuriamoci se sbagliavamo a scrive Azeglio”. No, lo sbaglio è stato tutto di Roma Capitale. Messa da parte la gaffe relativa alla scrittura del nome, ecco arrivarne subito un’altra: quella riguardante le date di nascita e morte. Queste sono state infatti collocate vicino alla scritta Presidente della Repubblica, quasi a indicare che Ciampi è stato Presidente della Repubblica per ben 96 anni. Un po’ troppo forse.

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