Torre Maura abbandona il M5S: "Raggi? Un disastro"

I cittadini del quartiere di Torre Maura esprimono rabbia nei confronti della sindaca Raggi: tra buche, alberi, furti e immondizia regnano degrado e caos

Torre Maura abbandona il M5S: "Raggi? Un disastro"

Continuano i momenti di tensione nel quartiere di Torre Maura, dove la protesta dei cittadini contro l'arrivo dei rom ha avuto la meglio: i nomadi saranno trasferiti altrove. Ma in queste ore complicate vi è stato il durissimo sfogo collettivo degli abitanti, che hanno espresso situazioni di forte disagio. Come quella di Giuseppina Pisanò, ex custode della clinica di via dei Codirossoni: "E mica sono solo i Rom. È tutto, è che siamo abbandonati. Sono le bollette dell'affitto, che sono appena aumentate mentre nelle case popolari cade tutto a pezzi. Vede, a febbraio erano 62 euro, ora, ad aprile, sono diventati 83. E io ho la pensione sociale...".

Il caos totale

Antonio Del Giudice, ex responsabile di una ditta di pulizie, confida di aver votato la Raggi ma precisa: "Lo rifarei? Per carità, una delusione, tutto fumo negli occhi. Un disastro".

Fedora, donna di 75 anni, è diventata una sorta di mascotte, che dopo diverse ore di picchetto davanti al centro d'accoglienza non si è mai arresa: "Non ho niente da fare, posso star qui tutto il giorno, finché questi non se ne vanno". E afferma che non si tratta di razzismo: "A quelli che c'erano prima, i profughi, portavo la colazione, tutti i giorni. Erano rispettosi, non come questi".

E tra una sbuffata e l'altra non potevano mancare polemiche sulle buche, di cui Olimpia si fa portavoce: "Guarda le radici degli alberi, guarda che hanno fatto... Non riusciamo a parcheggiare, tanto sono alti". La linea 556 non passerà più da quelle parti, stando a quanto si apprende da un volantino: "Per 450 famiglie la linea non farà più sei fermate. E come ci vanno a scuola i ragazzini? Come ci andiamo a lavoro?".

Immondizia che fuoriesce dai cassonetti stracolmi. Tonino, invalido al cento per cento e avente la 104, esprime la propria rabbia: "Ci vengono dagli altri quartieri, a scaricare la monnezza. Perché lì fanno il porta a porta e non hanno più i bidoni. Ma i netturbini non passano e allora la portano tutta qui. Come una discarica".

Si sfoga anche Guido, ex guardia giurata, che come riporta IlMessaggero sostiene: "La gente viene con la motosega per farsi la legna. Altrimenti non li tocca nessuno, mai visto un operaio. Ad aprile le spese accessorie, si chiamano così, sono schizzate a 69 euro, fino a marzo ne pagavo 41. E in camera da pranzo la parete sta venendo giù, quelli del Comune sono venuti, hanno fatto le foto, poi basta, tanti saluti".

Giuseppe De Marchi, carpentiere, racconta di aver subito diversi furti: "Mi hanno portato via pure i passeggini dei nipoti, i passeggini. E proprio qui accanto c'è un campo rom".

Giuseppina invece si concentra sulla questione dei giardini pubblici, che lasciati all'abbandono sono diventati vere e proprie giungle: "Dobbiamo far tutto da soli.

Chi taglia l'erba? Chi pulisce? Sono caduti sei alberi sull'area giochi per bambini, nessuno li ha portati via. Per un po' se n'è occupato un signore, abitava qui vicino, poi si è stancato e se n'è andato. Anche i ragazzi, i profughi, davamo loro 5 euro e tagliavano l'erba, ora non lo fa nessuno".

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