Cronaca locale

Vigili travolti dall'auto dei rapinatori: tragedia sfiorata al campo rom

Una macchina con a bordo dei malviventi che tentavano di sfuggire ad una volante della polizia si è schiantata contro l'auto di servizio dei vigili davanti all'ingresso del campo rom di via di Salone

Vigili travolti dall'auto dei rapinatori: tragedia sfiorata davanti al campo rom

La vettura di servizio ridotta ad un cumulo di lamiere e gli agenti ricoverati in ospedale con sette giorni di prognosi ciascuno. È stata una scena da far west quella di ieri sera davanti all’ingresso del campo nomadi di via di Salone. I colleghi dei vigili che stavano piantonando l’ingresso della baraccopoli a bordo della Fiat Panda di servizio, il giorno dopo, non esitano a parlare di tragedia sfiorata.

Era passata da poco l’una di notte quando i due caschi bianchi si sono visti letteralmente piombare addosso un’auto a tutta velocità. A bordo c’erano alcune persone, probabilmente residenti nell’insediamento, che con il piede premuto sull’acceleratore cercavano di seminare delle volanti della Polizia di Stato, dopo aver rapinato una farmacia del comune di Ciampino. La fuga dei malviventi, che forse cercavano riparo proprio all’interno della baraccopoli, è finita però sul cofano dell’auto di servizio dei vigili. I due uomini della polizia locale sono stati portati al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea, riportando ognuno una prognosi di una settimana.

Circa un anno fa, sempre durante un inseguimento in via di Salone, aveva perso la vita una ragazzina di 14 anni. La volante della polizia stradale che stava inseguendo due ladri che avevano messo a segno un colpo in una tabaccheria aveva perso il controllo in curva travolgendo l’auto su cui viaggiava la giovane con la sua famiglia. Stavolta, secondo il segretario romano del Sulpl (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), Marco Milani, è solo per una questione di fortuna che non ci siano state conseguenze peggiori.

"Da anni ormai – sottolinea il rappresentante della categoria - denunciamo l'inutilità e la pericolosità dei piantonamenti di facciata, o da operetta, davanti l'ingresso dei campi nomadi. Disporre quattro uomini davanti ad un villaggio di centinaia di persone, legate tra loro da vincoli di parentela e che vedono un' elevatissima percentuale di vissuto criminale importante tra gli abitanti, equivale solo a fare uno squallido effetto vetrina, con il solo risultato di mettere a rischio l'incolumità dei lavoratori, troppo spesso oggetto di sassaiole ed aggressioni e da oggi, purtroppo, anche di investimenti". L’auspicio è quello di un maggior coinvolgimento dei gruppi speciali, come lo Spe (Sicurezza Pubblica Emergenziale) nel "controllo e prevenzione dei fenomeni criminali e di disagio sociale all'interno dei campi nomadi".

"Nel rivolgere i nostri migliori auguri di pronta guarigione ai colleghi feriti, lanciamo l’ennesimo appello affinché episodi come questa tragedia sfiorata non debbano ripetersi: al Sindaco Gualtieri, affinché torni a dotare il corpo delle gestioni capaci che merita ma anche e soprattutto al presidente del Consiglio,

html">Giorgia Meloni, affinché il suo governo – conclude Milani - affronti in fretta il tema delle Polizie Locali d'Italia, riconoscendone agli appartenenti, il contributo quotidiano alla sicurezza e sopratutto le tutele di cui godono i loro colleghi di tutte le altre forze di polizia".

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