Cronache

Romeni irregolari, l’ora dell’espulsione è vicina

Romeni irregolari, l’ora dell’espulsione è vicina

(...) in favore dei genovesi dopo le numerose proteste». Il sindaco Marta Vincenzi ieri, dopo la presentazione del numero unico e della serie di sabato mattina dedicati agli incontri con i cittadini, annuncia che il piano sicurezza nei confronti dei romeni ribelli a qualsiasi convivenza civile secondo le regole, sta andando avanti e forse dalla prossima settimana ci si potrà mettere pure la parola fine. Il condizionale è peraltro doveroso, dal momento che la prefettura non intende imporre scelte, ma certa percorsi condivisi e soprattutto auspica la collaborazione delle autorità romene. «Confermo che il quadro normativo, in base a una direttiva europea recepita dal nostro Paese, concede ai prefetti l’autorità di firmare un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale, per un anno, di cittadini, anche comunitari che rientrino in determinate categorie - spiega Giuseppe Romano -. Ad esempio, chi non si iscrive all’anagrafe entro 3 mesi, chi non dimostra di avere mezzi di sostentamento o chi si trova in altre situazioni codificate, può essere allontanato. Ma proprio domani pomeriggio (oggi, ndr) in prefettura avremo un incontro al quale parteciperanno un gruppo misto italo-romeno e il console generale di Romania. Con loro intendo confrontarmi e proporre le situazioni. Formare un gruppo di lavoro».
Un progetto insomma pronto a partire per fronteggiare l’emergenza rappresentata dai molti romeni arrivati a Genova e dediti al crimine. O che, come nel caso di quelli che occupano abusivamente edifici tipo le cartiere di Voltri, si sono rifiutati di iscriversi all'anagrafe del Comune. Un semplice gesto che era stato loro chiesto per dimostrare la buona volontà di adeguarsi alla residenza in Italia. Una mediazione che era stata portata avanti insieme con il console romeno di Torino e che prevede anche l'intervento di un nucleo di poliziotti romeni promessi direttamente dalla collaboratrice del primo ministro del Paese dell'Est entrato nei mesi scorsi nell'Unione Europea.
Dai romeni agli altri problemi della sicurezza. «In città sono già arrivati quaranta poliziotti - ha annunciato ancora Vincenzi - che sono stati dislocati nelle aree calde. La gran parte sono stati destinati di rinforzo a Sampierdarena, poi a Begato 9, Cornigliano e in Valbisagno dove è stato ripristinato il servizio della pattuglia volante. Aspettiamo gli altri sessanta agenti che mi è stato promesso arriveranno entro la fine dell'anno. Intanto sono arrivati anche venti agenti della Guardia di Finanza».
Il sindaco ha inoltre spiegato come, a lato degli incontri con i cittadini del sabato mattina, comincerà a organizzare e programmare una serie di interventi sul territorio per andare di persona a parlare con i residenti che negli ultimi mesi minacciano ronde e proteste legate alla mancanza di sicurezza. «Se a palazzo Tursi - continua Vincenzi - abbiamo in programma una serie di incontri per capitoli, dai problemi legati alla burocrazia sull'edilizia privata, alla complanare di Palmaro, alla spinta di iniziative culturali come il festival della scienza, che abbiamo discusso ieri, per quanto riguarda la sicurezza è già aperto un altro discorso».
La Vincenzi ha ascoltato anche i cittadini di Palmaro che da anni protestano per la complanare dell'autostrada e chiedono di realizzare il progetto.

Il sindaco ha confermato il suo impegno politico personale presso la società Autostrade.

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