Ronaldo: «Solo con l’aiuto di Galliani ho detto no alla pasta di Berlusconi»

«Ho capito perché l’Inter non vinceva: è la più danneggiata da calciopoli»

da Milano

Ronaldo sogna Atene e la finale di Champions, oggi partirà con i compagni, farà solo il turista ma soffrirà in tribuna. Questa una delle tante considerazioni che il Fenomeno ha fatto ieri sera nel programma Che tempo che fa, intervistato da Fabio Fazio. A proposito di Massimo Moratti è stato lapidario: «La vita è fatta di scelte, loro hanno scelto di cedermi e adesso non si devono lamentare perché sono andato nel Milan». E sulla squadra del cuore: «Il Flamengo, perché è rossonero». Un accenno anche al look, con i capelli cresciuti: «È un problema di estetica; il consiglio me l’ha dato il presidente Berlusconi perché lui è uno che, grazie alle sue tv, capisce di estetica molto più di altri. In futuro magari cambierò».
Alimentazione, altro problema delicato: «Appena arrivato ho fatto i test di intolleranza alimentare: pasta e kiwi banditi di sera dalla tavola. A casa del presidente ho resistito, grazie anche all’aiuto di Galliani e ho rinunciato a un bel tris di primi. Il giocatore più grande di sempre? Dico Zico, ma anche Maradona e Pelè».

E sul gol più bello: «La doppietta nella finale mondiale 2002 contro la Germania». Ronaldo ha anche le idee chiare su calciopoli: «Lo scandalo è stato utile per fare pulizia. Si è però sentita la mancanza della Juve, ma ho capito che l’Inter non riusciva mai a vincere perché era la più danneggiata».

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