Ronde notturne del sindaco Moratti nelle aree a rischio

Il sindaco in perlustrazione nelle zone più degradate della città: «Più disponibilità da parte di tutti a presidiare il territorio»

«Più attenzione per le aree a rischio». In viale Monza che di notte è regno di «spaccio e prostituzione», lungo via Padova dove «può essere rischioso passeggiare liberamente dopo una certa ora», o in via Novara e via Restelli dove «si vendono i trans». Mappa del degrado disegnata dal sindaco Letizia Moratti, che nei giorni scorsi ha iniziato a visitare di notte alcune zone problematiche della città. «Purtroppo - ammette - in tante strade ho constatato l’esistenza di episodi di criminalità». Ieri ha chiesto dunque a prefetto e questore «una sempre maggiore attenzione e disponibilità a presidiare il territorio da parte delle forze dell’ordine, con cui il Comune collaborerà unendo alle misure di repressione e controllo, attuate da polizia e carabinieri, risposte di prevenzione e sociali». Le forze dell’ordine, sottolinea, «ci sono, ma alle volte sono impegnate con incarichi o carichi di lavoro tali da non consentire una forma di prevenzione e controllo che diano risultati come quelli che auspichiamo».
Su alcune problematiche, puntualizza il prefetto Gian Valerio Lombardi, «nei limiti delle nostre possibilità interverremo subito, con interventi specifici in zone come via Padova e Monza. Ma debellare alcuni fenomeni di criminalità richiede un lavoro lungo e complesso, non basta far circolare più divise di notte». A Milano, spiega, «i problemi esistono e sono problemi che vanno affrontati, a partire dal caso dei ragazzini rom che si prostituiscono in piazza Trento.

Bisogna fare un lavoro incisivo per cercare di rimuovere le situazioni di sofferenza. Quindi massimo impegno in un lavoro che naturalmente richiederà un certo tempo, ma sono convinto che con l’impegno di tutte le istituzioni riusciremo a rendere più tranquilla e sicura la città».

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