Roma

«Ronfo di tuono»: a Cassino intero condominio in rivolta

Il «rumoroso» sessantenne si difende e ribatte: «Peggio per voi se siete insonni, mettetevi i tappi»

Russa forte, continuamente. Tanto da inimicarsi l’intero condominio in cui vive. Lui, un sessantenne di Cassino che abita in via Mulattiera Lena al terzo piano di una palazzina di 4 piani, soffre di problemi respiratori dovuti alla deviazione del setto nasale.
Già da qualche tempo aveva notato sulla sua auto i «segni», sputi e gomme sgonfie, dei «dissapori» con il vicinato. Qualche giorno fa, un comunicato firmato «il condominio» aveva messo nero su bianco le proteste: «Si prega gentilmente al signore del terzo piano di non russare fortemente la notte in quanto disturba in maniera seria i coinquilini. Si invita a risolvere immediatamente il problema in qualsiasi modo, altrimenti saranno presi seri provvedimenti».
Il tenace «russatore» non nasconde il problema, ammette che il suo, di notte, è un vero «ruggito», ma dice: «Non è colpa mia, ho il setto nasale deviato e questo mi crea grosse difficoltà a respirare». Per cui ai suoi vicini ha scritto un comunicato di risposta che ha affisso nella bacheca del condominio su cui, tra l’altro, si legge: «Anch’io la notte sento chi al piano di sopra va a fare la pipì, non per questo gli chiedo di mettersi il pannolino».
Già da qualche sera i vicini del «russatore» avevano dato chiari segnali di insofferenza: sedie sbattute sul pavimento dal piano di sopra, colpi di manico di scopa da quelli di sotto, uniti a urla del tipo «basta, vogliamo dormire». Poi il «comunicato» congiunto del condominio: «S’invita a risolvere il problema in qualsiasi modo». Lui risponde, sempre via comunicato: «Se mi sentite russare, vuol dire che o non lavorate e non siete stanchi o soffrite di insonnia; quindi fatevi curare voi. Io russo per un difetto fisico. Disturberei se facessi schiamazzi.

La prego sia intelligente e si tappi le orecchie».

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