La Ronzulli e le minacce dei fan Idv

Ognuno ha i sostenitori che si merita. E, visto lo show che ha recentemente regalato in aula a Strasburgo, non stupisce troppo che alcuni dei fan dell’eurodeputata dell’Idv Sonia Alfano siano persone capaci di minacciare di morte una bimba di pochi mesi. La denuncia arriva da Licia Ronzulli (nella foto) europarlamentare del Pdl protagonista mercoledì scorso, proprio con la Alfano, di una rissa verbale nell’emiciclo dell’europarlamento. «Da quel giorno - racconta la Ronzulli al Giornale - ricevo centinaia di insulti e minacce. Il sito internet e la mia bacheca su Facebook sono stati sommersi di messaggi minatori. E quel che è peggio - sottolinea l’europarlamentare, mamma dal 10 agosto scorso della piccola Vittoria, la sua primogenita - le minacce sono rivolte in gran parte alla mia famiglia». Che i messaggi di morte provengano da sostenitori dell’Idv la Ronzulli non lo mette in dubbio: «Quasi tutte le mail fanno riferimento a quanto successo a Strasburgo. Assurdo che ci siano italiani pronti a prendere di mira chi ha difeso l’onore del loro Paese». Purtroppo non troppo assurdo, visto il clima che si respira di questi giorni in Italia. Ma tant’è.
Mercoledì scorso, all’indomani del voto di fiducia di Roma, l’Alfano prende la parola nell’assemblea plenaria di Strasburgo. «E ne approfitta - ricorda la Ronzulli - come suo solito, per insultare la nostra nazione». La Alfano parla infatti davanti ai deputati di tutta Europa del «corruttore Berlusconi» e delle «violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano». E alla Ronzulli, che la invita a gran voce a non «raccontare falsità» e a non «infangare l’Italia» in un consesso europeo, la Alfano dedica anche l’insulto del momento, un bel «vajassa».

«Ma insulti e minacce non mi fermeranno - conclude la Ronzulli, che porterà in procure nei prossimi giorni tutti i messaggi ricevuti -. Mi batterò sempre contro le menzogne e le volgarità anti-italiane, che vengano dalla Alfano, dai suoi compagni dell’Idv o da chiunque altro».

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