Rooney-Manchester addio. Si fanno sotto Mancini, Ancelotti e Benitez

Alex Fergusson ha confermato che l'attaccante vuole lasciare lo United. "Sono senza parole". Il Manchester City gli offre 6 milioni. Chelsea e Inter ci stanno pensando. Capello primo estimatore del giocatore

Fatevi sotto. Chi vuole Rooney è servito. Sir Alex Ferguson, manager del Manchester United, ha confermato che Wayne Rooney "è fermamente convinto di voler lasciare il Manchester". L'allenatore dei red devils, alla vigilia della partita di Champions League contro i turchi del Bursaspor, ha confermato le indiscrezioni dei quotidiani inglesi. "Abbiamo parlato di tutta questa situazione», ha detto Ferguson. "Sono rimasto senza parole. Solo qualche mese fa lui diceva di giocare nel club più grande del mondo». Il contratto di Rooney scade nel giugno del 2012 e, sempre secondo indiscrezioni, la trattativa fra le parti per il rinnovo sarebbe fallita. Prima i litigi per il minutaggio in campo dopo l'infortunio alla caviglia, ora lo scontro sull'ingaggio: tra Manchester United e Wayne Rooney le distanze e i silenzi si sono allungati di giorno in giorno, a tutto vantaggio dei cugini del City pronti ad offrire un ingaggio record. L'attuale contratto di Rooney, in scadenza nel 2012, prevede un ingaggio di 90mila sterline alla settimana, l'equivalente di 3,5 milioni di euro all'anno (al netto delle tasse). Uno stipendio che l'interessato pretende venga raddoppiato. Si è fatto avanti il City, ma anche Real, Barcellona e Inter sono sulle tracce del più efficace goleador inglese. Il Real potrebbe far felice sia il giocatore, sia la società. Ma l'Inter è appostata tra le quinte: Rooney è un goleador giovane(25 anni) nonostante i guai fisici. Milito e Eto'o invecchiano. Questo difficile inizio d'anno dell'argentino ha posto più di un interrogativo, non solo legato all'età (31 anni). Sta in agguato anche il Chelsea e il Barcellona potrebbe valutare lo scenario anche se Villa e Messi garantiscono qualità e gol.
Il City sarebbe intenzionato a presentare una proposta da 200mila sterline la settimana, ovvero sei milioni all'anno. E anche il Chelsea - come ha ammesso lo stesso Carlo Ancelotti - potrebbe inserirsi nell'asta. «Ma solo se davvero lo United volesse venderlo». Insomma, i potenziali acquirenti non mancano, soprattutto ora che pare chiaro che lo United non abbia intenzione di soddisfare le richieste dell'agente del giocatore, Paul Stretford, che chiede un aumento del 100% dell'attuale ingaggio.
È stato lo stesso Rooney ad informare il suo club, giustificando la rottura della trattativa anche con il deterioramento dei rapporti con Sir Alex Ferguson. I due non si parlano da quando sui giornali è scoppiato lo scandalo delle notti brave di Wayne in compagnia di una prostituta, mentre la moglie era incinta. E Sir Alex non ha esitato in questa stagione a sostituirlo in più occasioni fino a mandarlo in panchina nell'ultimo turno di campionato contro il West Bromwich.

Se fino a qualche mese fa era sempre pronto a proteggerlo, giustificarlo e attenderlo nel suo difficile recupero dall'infortunio alla caviglia, ora la pazienza sembra proprio finita. Però Rooney ha un alleato: Fabio Capello, ct della nazionale, ha grande stima e ne parla bene a chiunque gli domandi informazioni.

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