Rossi deluso: «Ci siamo complicati la vita»

Il tecnico biancoceleste commenta l’1-1 di Empoli: «Non abbiamo chiuso la gara»

«Ci siamo complicati la vita». È l’amara conclusione di Delio Rossi dopo il pareggio della sua Lazio a Empoli, maturato a tre minuti dal termine quando i biancocelesti stavano conducendo per 1-0 ed erano in superiorità numerica. Una vittoria che i biancocelesti sembravano aver archiviato e che avrebbe permesso loro di scavalcare Sampdoria e Cagliari e affiancare proprio l’Empoli al decimo posto. Poi invece la doccia fredda firmata da Vannucchi. Ma Rossi vede il bicchiere mezzo pieno: «Avevamo molte assenze - spiega a fine gara - e sono stato costretto a cambiare sistema di gioco, ma la squadra ha tenuto bene. È un momento in cui ci complichiamo la vita. Ed è successo anche oggi. Abbiamo subito il pari con loro in inferiorità numerica».
Ma la gara del Castellani ha proposto anche alcuni casi da moviola, con il gol di Pandev forse viziato da un fuorigioco in partenza, una fuga di Rocchi verso il gol del raddoppio fermata invece da un offside inesistente e le tre espulsioni (Cribari, Ficini e Gasparetto) non tutte lineari. Casi sui quali l’allenatori dei toscani innesca una polemica per la verità piuttosto garbata contro il signor Brighi di Cesena. «Gli arbitri - dice Cagni - purtroppo non sono sereni e credo che la colpa sia anche di noi addetti ai lavori. Nel caso dell’espulsione di Gasparetto, infatti, si è trattato di una chiara simulazione di Mutarelli. Voglio bene al centrocampista laziale, che ho anche fatto esordire come calciatore, ma certe simulazioni sono gratuite e ingannano l’arbitro». E anche Cribari, al suo primo cartellino rosso in carriera, condanna l’arbitro. «Mi è sembrata un’espulsione affrettata - spiega il difensore brasiliano, ieri in gara come ex dell’Empoli - non credo di aver commesso un fallo da meritare il cartellino rosso. L’ammonizione sarebbe stata più giusta». Anche il capitano dell’Empoli Ficini è molto arrabbiato. «Credo che la mia espulsione sia stata una compensazione per quella decretata a Cribari. Per non parlare poi di quella di Gasparetto, che non ha toccato assolutamente Mutarelli».
Ma Rossi rifiuta di farsi trascinare dall’allenatore avversario e dai giocatori in polemiche sui fischietti. «Come sapete - esordisce - non commento mai gli episodi delle partite e non cambio nemmeno questa volta». Rossi come detto preferisce guardare in casa propria ed esaminare i motivi di quella che sembra davvero un’occasione sprecata. «Preferisco parlare della partita nel suo complesso - dice il tecnico romagnolo -. Purtroppo non siamo riusciti a chiudere la gara nella ripresa, dopo un ottimo primo tempo. Ho inserito Belleri, che ha avvertito immediatamente un problema alla schiena. E la sfortuna ha voluto che proprio dalla sua parte iniziasse l’azione del pareggio di Vannucchi».
Meno serena l’analisi di Cribari: «Sono deluso anche del risultato: abbiamo disputato una buona gara e avremmo meritato i tre punti.

In questa giornata sono rimasto amareggiato, insieme al mio compagno Rocchi, anche per i fischi che abbiamo ricevuto dal pubblico empolese visto che siamo cresciuti in questa società». Per Rocchi, però, «i fischi fanno parte del gioco».

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