Rossi fa autocritica: «Chiediamo scusa per questa stagione»

Cala il sipario sulla stagione laziale, purtroppo col dilemma di un domani pieno di addii. Come quello di Valon Behrami, cursore albanese sul piede di partenza con scorno di chi s’è affezionato a lui sin da quando sbarcò a Formello per la prima volta. Cerca altri stimoli, nuove esperienze di vita, e si svincolerà a parametro zero. Sulle sue tracce Tottenham e Siviglia, ma non è detto che non si muovano anche grossi club. E anche Mudingayi, trascurato nella seconda parte della stagione, scalpita. Ieri Delio Rossi, nello stilare una sorta di bilancio conclusivo della stagione, ha parlato anche della loro situazione: «Se decideranno di andarsene non dipenderà solo da noi». Il trainer romagnolo ha poi diramato una lista di giocatori da trattenere: «Nelle conferme ho messo Radu, Rozenhal e Bianchi. È ovvio poi che la società dovrà valutare le possibili offerte». Il tecnico ha parlato a largo raggio: «È palese che la nostra stagione non è stata all’altezza della situazione. Dobbiamo chiedere scusa alla nostra gente, non tanto per i risultati, ma per il nostro atteggiamento in alcune situazioni». Il tecnico, però non è del parere che l’annata sia da buttare: «Facendo l’analisi di tre anni possiamo dire che siamo cresciuti, abbiamo inserito tanti giovani. Oggi è finito un ciclo, i giocatori devono sentirsi da Lazio e considerare questa società un punto d’arrivo. E dobbiamo costruire un gruppo compatto perché non abbiamo più bonus da giocarci: il clima che ci circonderà non sarà facile». Il signor Rossi (che spera «di recuperare la nostra gente») ha anche analizzato la sua possibile riconferma: «Al momento so solo di aver vinto il ballottaggio come allenatore della Lazio, poi parlerò con Lotito e chiariremo per il futuro. Il rinnovo? Non è importante, è importante la fiducia. Questa c’è e c’è sempre stata». Per quel che riguarda il mercato in entrata, tanti i nomi al vaglio in questi giorni, da quello del cagliaritano Canini a quello del difensore dell’Empoli Pratali.

Per il centrocampo si vocifera di Marchisio e di Almiròn, ma il nome che infiamma la tifoseria laziale è quello di Pablo Cesar Aimar, argentino del Real Saragozza, squadra appena retrocessa nella serie B spagnola. Costa 10 milioni di euro, ma il prezzo si potrebbe abbassare, vista l’intenzione del giocatore di lasciare il club. A Lotito il compito di accontentare la piazza.

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