A questo punto in casa Lazio si fa strada il sogno Lazio. Dopo la sesta vittoria consecutiva in campionato (3-1 allEmpoli con gli stessi marcatori della domenica precedente: Pandev, Rocchi e Manfredini) i biancocelesti sono sempre più terzi e a meno 9 dalla Roma rallentata dalla Champions League e dai troppi pareggi esterni. Impossibile pensare a un aggancio al secondo posto? Delio Rossi non vuole nemmeno sentirne parlare: «Io penso solo alla Lazio». Messaggio arrivato. Ma almeno il terzo posto è in cassaforte? «Nel calcio - dice il tecnico romagnolo - non esistono i traguardi volanti, conta solo larrivo. Certo la classifica è importante, e gratifica i ragazzi per quello che stanno facendo». Sulla partita Rossi è laconico ma molto soddisfatto: «La squadra ha sofferto quando cera da soffrire e ha colpito quando cera da colpire», analizza in un capolavoro di pragmatismo. Anche perché aveva davanti «lEmpoli che, come avevo detto alla vigilia, è unottima squadra, con giocatori e corsa». Sui singoli, lodi per Pandev, dal tecninco spesso criticato per la mancanza di regolarità e la scarsa attitudine alla corsa: «Ma oggi (ieri, ndr) Goran si è sacrificato per la squadra e ha messo anche della qualità». Promosso a pieni voti anche bomber Rocchi, al tredicesimo centro stagionale: «Tommaso è un attaccante moderno, non proprio una prima punta ma un attaccante di livello e di grande costanza di rendimento». E ora Rocchi sbarca anche in azzurro. Per restarci? «Io sono innamorato dei miei giocatori - si intenerisce Rossi - quindi la mia risposta sarebbe di parte».
Ed è Rocchi stesso a mostrare quanto tenesse alla convocazione in azzurro: «Se non avessi giocato con lEmpoli non sarei stato convocato, quindi ci tenevo a giocare. E ora cercherò di dare il massimo per la nazionale». Per lui il gol dellex: «Sì, ma soprattutto una rete bella e importante.
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