Nonostante la spalla, un Valentino Rossi polemico continua a volare e domina anche la prima sessione di prove in Malaysia. La sua stagione in Yamaha è agli sgoccioli ma il «Dottore», prima di iniziare la nuova avventura in Ducati, vuole lasciare ancora una volta il segno. In pista e fuori. E si scaglia contro gli organizzatori per gli orari del Motomondiale, subordinati alle esigenze della Formula 1 e della tv.
«Correre alle 16 invece che alle 14 qui in Malesia è assurdo» la sua accusa alla Dorna, che ha messo in programma la Motogp nel tardo pomeriggio (le 10 italiane) per non avere sovrapposizioni con la Formula 1. Quello che Rossi teme di più è la pioggia, e in realtà più di un timore è una certezza. «Oramai si sa - spiega - che qui dopo una certa ora, generalmente le 15,30, piove quasi sicuramente e sembra davvero che stiamo lì fermi ad aspettare che inizi a piovere. Ci prostriamo sempre allo strapotere della Formula 1 - il suo affondo - che di noi della MotoGp se ne frega altamente e non ha paura di niente. Quelli che hanno paura siamo noi! Alle 14 qui cè il 90% delle probabilità che non piova mentre alle 16 cè la stessa percentuale che piova, è veramente una cretinata». Lepisodio si è ripetuto anche lo scorso anno, in ballo allora cera il titolo mondiale. «Lo scorso anno - racconta - mi giocavo il mondiale ed avevo una gran paura.
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