Rosso (Pdl) «I nostri anziani spediti a Gallarate»

Rosso (Pdl) «I nostri anziani spediti a Gallarate»

Il mugugno genovese c'era tutto la scorsa sera, ed era quello di Matteo Rosso: «È normale spendere 1 milione e 800mila euro in pubblicità, quando la Sanità non funziona? I soldi che la Regione spende sono soldi che arrivano direttamente dalle nostre tasche: 80mila euro per la tutela dell'Ululone dal ventre giallo, 10mila euro per il compleanno di Don Gallo, 42mila euro per lo sviluppo di una panetteria in Congo. I soldi ci sono, ma come vengono spesi?». Senza contare che, pur non avendolo inserito tra gli esempi riportati nel «libro degli sprechi», che la Regione paga decine di migliaia di euro per mandare gli anziani liguri in una residenza protetta di Gallarate, in Lombardia.
Inarrestabile Rosso, che all'incontro organizzato dall'associazione Oblò con Roberto Cassinelli e Massimiliano Lussana attacca pesantemente la malasanità ligure: «Dal punto di vista della Sanità la Regione non ha portato avanti nessun investimento infrastrutturale. C'è una mancanza assoluta di rispetto nei confronti dei paziente e dello stesso personale medico. Aveva davvero senso deaziendalizzare Villa Scassi e accorparla alla Asl3?».
È certo condivisibile e trasversale l'obiettivo del giovane candidato del Pdl di rivalutare le professioni sanitarie e ristabilire la meritocrazia negli ospedali: «È importante per il paziente sapere che il medico che lo cura è lì perché è bravo e non per amicizie o raccomandazioni».
Ufficializzata pochi giorni fa, la lista dei candidati Pdl ha fatto nascere alcune polemiche circa la scelta dei nomi: «Nella vita si può sempre fare di meglio, ma nelle nostra lista non ci sono riempitivi. Ripresenteremo i candidati uscenti, ci sono alcuni nomi nuovi, professionisti e amministratori che hanno fatto bene durante i propri incarichi. È fisiologico che con solo 18 posti in lista si debbano fare delle scelte: il giudizio che dò io di questa lista, tuttavia, è positivo». Roberto Cassinelli, deputato Pdl, risponde così alle accuse rivolte al Pdl e usa toni morbidi: se da una parte è dovere del cittadino premiare con la propria preferenza chi ha svolto bene il proprio incarico politico, dall'altra è certo che la legge elettorale è particolare. Tuttavia la legge elettorale precedente lasciava ancora più potere ai partiti: adottare un sistema basato esclusivamente sulle preferenze, secondo Cassinelli, potrebbe innescare il meccanismo della corruzione, un rischio derivante dalla necessità, per i candidati, di alimentare le risorse della propria macchina elettorale. «La politica è quell'attività che più di tutte deve applicare un certo rigore. La polemica innescata dal Secolo XIX sulle nostre liste è ormai superata: prova ne è la presenza di tutti, candidati e non, alla cerimonia per il Terzo Valico».
«Questa è la volta buona, bisogna darne atto a Scajola. Il Terzo valico è un'infrastruttura fondamentale per la Liguria e per ridare nuova linfa a Genova, trasformando il suo porto in hub competitivo e funzionale».

Le considerazioni sono quelle di sempre: il collegamento veloce con Milano, l'aumento del valore della case, l'aumento di posti di lavoro e i flussi commerciali e turistici che tornano in Liguria. Un programma concreto per la Liguria insomma, quello che ad oggi la giunta di Burlando ancora non è riuscita neppure a ideare.

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