Presunte pressioni per dare un esito favorevole agli appalti per la gestione della Milano-Mare. Ne ha parlato ieri in aula Bruno Rota, ex direttore generale della società, durante il processo che vede imputato un ex assessore della Provincia durante la giunta di Ombretta Colli, Luigi Cocchiaro, con le accuse di turbativa d'asta, minaccia diretta a commettere reati e tentata estorsione. Il manager ha sostenuto davanti al giudice Oscar Magi, nell'esame del pm Stefano Civardi che ha condotto l'inchiesta insieme al collega Alfredo Robledo, di essere stato vittima delle minacce di Cocchiaro, il quale avrebbe tentato di spingere in una direzione precisa una gara del dicembre 2002 per la cura degli spazi verdi dell'autostrada Milano-Mare.
Al diniego di nominare un commissario d'asta favorevole, Rota sarebbe stato a suo dire minacciato di venire estromesso dal management della società.
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