Rotondi «Letta che si allontana dal Cavaliere? Meglio che il “Times” cambi corrispondente»

La guerra dei veleni alimentata dalla stampa estera si arricchisce di un nuovo capitolo che però si cancella quasi in tempo reale. Gianni Letta, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e uno dei fedelissimi che il premier non perde occasione di elogiare per la sua capacità ed efficienza, avrebbe preso le distanze dal Cavaliere. Il presunto scoop è targato «Sunday Times», edizione domenicale del quotidiano inglese. Scoop decisamente deboluccio che si basa su «fonti informate» non meglio precisate. Per suffragare la tesi che Letta «ha preso le distanze dal primo ministro» infatti le gole profonde di Palazzo sostengono che «da diversi mesi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha declinato i suoi inviti a cena». Quindi, per rimpolpare una teoria quantomeno zoppicante, nello stesso articolo il giornale sottolinea che Berlusconi esce «indebolito politicamente» dalle recenti vicende e che membri della sua coalizione pensano a un’era post-Berlusconi». Nomi? Nessuno. Prove? Neanche l’ombra.

Così puntuale arriva l’intervento del ministro per l’Attuazione del programma, Gianfranco Rotondi: «Se una parte della stampa inglese vede Gianni Letta distante da Berlusconi, è segno che deve cambiare i corrispondenti in Italia».

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