Marco Guidi
Dalla Sicilia con furore, al ritmo di trombe e sax. Roy Paci e gli Aretuska approdano stasera allIdroscalo. Una delle tappe più importanti del tour estivo del «Padrino» di Augusta e dei suoi «picciotti».
Come nasce il soprannome «Padrino»?
«Risale ai primi anni degli Aretuska. In Sicilia cè la consuetudine di dare soprannomi e nomignoli a tutti. Io, essendo il capo della band, sono diventato il Padrino».
Comè il tuo rapporto con la Sicilia?
«Un legame damore e dodio. È una terra dove è difficile confrontarsi con culture diverse, non solo per quanto riguarda la musica. Lavoro meglio lontano dalla mia gente, perché posso soddisfare la mia fame di conoscere cose nuove. Fermo restando che in Sicilia ho tante persone che mi vogliono bene e che mi rispettano. E che appena posso cerco di omaggiare la mia terra con la musica».
Cosa hai in programma stasera per il pubblico dellIdroscalo?
«Un concerto di energia pura. Suonare a Milano è sempre qualcosa di speciale. Qui abbiamo molti fan. Ricordo quando ci siamo esibiti a Villa Arconati, una serata bellissima. Infatti verremo nel Milanese anche l8 settembre, a Gorgonzola».
Il concerto è stato posticipato per poter seguire la partita dellItalia. Come mai?
«Abbiamo ricevuto più di 500 mail di aficionados che chiedevano se cera la possibilità di vedere la gara. La risposta è sì. La vedremo tutti insieme al maxischermo dellIdroscalo. Poi partirà il concerto. Se la Nazionale vince faremo festa, altrimenti avremo il compito di scacciare la tristezza per leliminazione degli azzurri a suon di musica».
Hai partecipato a «Markette» e «Zelig». Ti piace il palcoscenico televisivo?
«Non so. Ho accettato alcune richieste perché arrivavano da particolari personaggi, come Claudio Bisio e Piero Chiambretti. Non è questione di ribalta televisiva, ma di idee. In pratica basta fare delle valutazioni sul progetto. Se mi piace, vado in tv. Altrimenti no, semplice».
Oltre a musicista, sei anche produttore con la tua etichetta «Etnagigante». Come intendi questo ruolo?
«Lo scopo è quello di diffondere un certo tipo di musica che altrimenti non troverebbe spazio necessario nelle etichette convenzionali. È un laboratorio dove si scoprono nuovi artisti e si sperimenta molto. E poi serve a dare consigli ai giovani musicisti su come non farsi fregare dal sistema. Sono una specie di discografico-sindacalista, più che un produttore».
Nella tua carriera hai collaborato con artisti italiani ed esteri di spessore. Con chi vorresti incontrarti di nuovo?
«Direi con i Mau Mau.
Roy Paci e Aretuska, Idroscalo in Festa, Spazio Arena, info 02-70200902, ore 22.30, ingresso gratuito.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.